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  • Venerdì 13 settembre 2013

Una partita di calcio in Afghanistan

La nazionale ha vinto il primo trofeo della sua storia, i tifosi hanno festeggiato nello stadio che ai tempi dei talebani - quando il calcio era proibito - si usava per le esecuzioni

Afghanistan's players celebrate with the trophy, following their victory over India in the SAFF Championship football Cup final match in Kathmandu on September 11, 2013. Afghanistan won the match 2-0. AFP PHOTO/Prakash MATHEMA (Photo credit should read PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images)
Afghanistan's players celebrate with the trophy, following their victory over India in the SAFF Championship football Cup final match in Kathmandu on September 11, 2013. Afghanistan won the match 2-0. AFP PHOTO/Prakash MATHEMA (Photo credit should read PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images)

La nazionale di calcio dell’Afghanistan ha vinto il suo primo trofeo internazionale, battendo per 2 a 0 l’India nella finale della SAFF Cup, la Coppa della federazione calcistica dell’Asia meridionale. La partita si è giocata mercoledì 11 settembre a Katmandu, in Nepal, anche se i festeggiamenti più grandi dei tifosi afghani si sono tenuti solo il giorno dopo allo Stadio Olimpico di Kabul, la capitale dell’Afghanistan, in occasione del ritorno in patria della nazionale. Decine di migliaia di persone si sono ritrovate dentro e fuori lo stesso stadio che fino a diversi anni fa veniva usato dai talebani per le esecuzioni pubbliche, urlando e sventolando bandiere nazionali e creando anche qualche preoccupazione per la sicurezza dei giocatori.

Già da mercoledì sera le forze di sicurezza afghane avevano chiesto ai tifosi della nazionale di non festeggiare sparando in aria. La richiesta è rimasta però inascoltata e almeno cinque persone sono rimaste ferite per la caduta dei proiettili. I festeggiamenti sono poi continuati per tutto il giorno successivo: i calciatori sono stati accolti all’aeroporto di Kabul dal presidente afghano Hamid Karzai, prima di andare verso lo stadio per le grandi celebrazioni di giovedì sera. La vittoria è stata festeggiata così tanto anche perché nel 2011 era stata proprio l’India a vincere la SAFF Cup, sconfiggendo in finale la nazionale afghana per 4 a 0.

Finale Afghanistan-India, SAFF Cup 2013

La vittoria della nazionale afghana alla SAFF Cup ha molti altri significati, oltre a quello calcistico, scrive il New York Times: simbolizza un drastico cambiamento nella società afghana dai tempi del governo dei talebani, dal 1996 al 2001, quando il calcio – come la musica e molte altre pratiche ricreative – era vietato sia a livello professionistico che amatoriale. L’Afghanistan in pratica non ha avuto una nazionale per circa dieci anni, dall’inizio della guerra civile nel 1992, dopo il ritiro delle truppe sovietiche. Per questo si era festeggiato molto anche il 20 agosto scorso, quando l’Afghanistan aveva battuto per 3 a 0 il Pakistan in una partita amichevole, la prima di livello internazionale giocata a Kabul negli ultimi 10 anni.

Molte delle persone che hanno partecipato ai festeggiamenti, scrive il New York Times, hanno sottolineato come per una volta si sia parlato dell’Afghanistan senza legarlo a notizie sulla guerra. Nonostante alcuni cambi importanti nella società afghana avvenuti con la caduta dei talebani, il paese rimane in una situazione politica difficile, in cui ci sono attentati e violenze quasi ogni giorno. La situazione è complicata anche dal problematico negoziato in corso con i talebani: gli Stati Uniti, che stanno concludendo l’accordo bilaterale di sicurezza con il governo afghano, spingono per includere nei colloqui di pace anche i talebani. La proposta è contrastata da Karzai, che ha a sua volta accusato gli americani di dire una cosa e farne un’altra.