Twitter ha fatto domanda per quotarsi in borsa

E lo ha annunciato con un tweet, ovviamente

The logo of social networking website 'Twitter' is displayed on a computer screen in London on September 11, 2013. AFP PHOTO / LEON NEAL (Photo credit should read LEON NEAL/AFP/Getty Images)
The logo of social networking website 'Twitter' is displayed on a computer screen in London on September 11, 2013. AFP PHOTO / LEON NEAL (Photo credit should read LEON NEAL/AFP/Getty Images)

Giovedì 12 settembre Twitter ha annunciato con un tweet di avere presentato alla US Securities and Exchange Commission (ente che si occupa della vigilanza della borsa statunitense) la documentazione per l’IPO – Offerta Pubblica Iniziale – in vista della sua quotazione in borsa. Un portavoce della società ha confermato l’autenticità del tweet, scrive Reuters, ma si è rifiutato di commentare ulteriormente la proposta.

Twitter aveva già annunciato in passato di volersi quotare in Borsa. Secondo una legge statunitense del 2012, il JOBS Act, le aziende che rispondono a determinati criteri, tra cui avere un fatturato annuo inferiore a 1 miliardo di dollari, possono presentare la documentazione IPO in maniera confidenziale. La legge è stata pensata per incentivare la quotazione in borsa di società di piccole dimensioni, che hanno quindi la possibilità di inviare le pratiche con i dettagli sul loro andamento economico senza doverle rendere pubbliche da subito. Al momento si può quindi solo dire con certezza che Twitter produce ricavi per meno di un 1 miliardo di dollari.

Ad almeno tre settimane dall’inizio del “road show”, cioè il periodo in cui la società che si vuole quotare si fa pubblicità presso i potenziali investitori, Twitter avrà l’obbligo di fornire più informazioni sul suo andamento finanziario. Lo scorso anno era stato stimato che la società avesse generato ricavi per 350 milioni di dollari, mentre per quest’anno gli analisti prevedono ricavi per almeno 583 milioni. Attualmente gli investitori privati stimano che Twitter abbia un valore di 14 miliardi di dollari e acquistano azioni sul mercato secondario a 26 – 28 dollari.

Twitter sta continuando a crescere e a guadagnare nuovi utenti, ma ha ancora il problema di generare pochi ricavi con la pubblicità. Lunedì 10 settembre la società ha annunciato l’acquisizione di MoPub, un’azienda specializzata nella gestione degli annunci pubblicitari che si stima sia costata a Twitter circa 350 milioni di dollari. L’acquisizione consentirà a Twitter di affinare i propri sistemi per la pubblicità, mostrando a ogni utente annunci personalizzati e basati sulle sue abitudini, quindi più rilevanti.