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  • Mercoledì 19 giugno 2013

Le alluvioni in India

Il numero dei morti è salito a 130, l'esercito sta soccorrendo migliaia di persone con gli elicotteri

Più di 130 persone sono morte in India nelle alluvioni causate dalle piogge monsoniche, che da qualche giorno stanno colpendo gli stati del nord del paese. L’esercito indiano sta usando una ventina di elicotteri per salvare le persone rimaste isolate dalle alluvioni, e secondo quanto ha detto un funzionario dell’esercito a BBC cinquemila persone sono state messe in salvo solo nello stato più colpito dalle alluvioni, l’Uttarakhand, al confine con il Tibet e il Nepal. Gli altri stati colpiti sono l’Himachal Pradesh e l’Uttar Pradesh. Più di 70 mila pellegrini diretti ai santuari della zona himalayana, scrive il Times of India, sono bloccati in diverse località dell’Uttarakhand.

Le pesanti piogge, iniziate una settimana fa, hanno causato lo straripamento di diversi fiumi e frane che hanno bloccato le strade. Alcuni edifici sono stati spazzati via dalle acque. Nel luogo più colpito, la località turistica di Rudraprayag, 20 persone sono morte e 73 edifici, tra cui diversi alberghi, sono stati distrutti dalle acque gelide del fiume Alaknanda.

La stagione dei monsoni indiana dura generalmente da giugno a settembre e il suo arrivo è una delle notizie più seguite nel paese, dato che la produzione agricola indiana dipende in modo decisivo dall’abbondanza delle precipitazioni. Quest’anno, però, le piogge nel nord dell’India sono state molto più intense del solito.