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    La Siria e la linea rossa

    Fronte Al Nusra

    Il 10 aprile scorso un uomo che si fa chiamare Abu Mohammad al-Julani postò su YouTube una registrazione audio in cui annunciava la lealtà del suo movimento, conosciuto come fronte di Al Nusra, ad al Qaida in Iraq. Al Nusra è il gruppo più radicale dei ribelli siriani: ha annunciato la sua formazione nel gennaio 2012, quando 6 membri anziani di al Qaida in Iraq furono inviati in Siria. Col tempo, Al Nusra è diventato il gruppo dei ribelli più forte, con diverse migliaia di combattenti sparsi in ogni regione del paese. (AP Photo/ Manu Brabo, File)

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    Esercito Libero Siriano

    Si è formato ufficialmente il 29 luglio 2011, ed è composto dai disertori dell'esercito siriano e da molti volontari. Ha la sua base in Turchia ed è l'opposizione militare siriana di riferimento per i paesi occidentali. (AP Photo/Hussein Malla)

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    Ahrar al-Sham

    Ahrar al-Sham (uomini liberi della grande Siria) è un gruppo armato ribelle composto da islamisti conservatori e salafiti, corrente che rientra nell’islam radicale. Combatte per instaurare un governo islamico dopo la caduta del regime di Assad ed è uno dei pochi gruppi di ribelli ad avere relazioni con Al-Nusra, anche se rispetto ad Al-Nusra ha assunto posizioni più moderate. All'inizio del 2013 si è unito con altri gruppi armati per formare una coalizione che si fa chiamare "Harakat Ahrar al-Sham al-Islamiyya". È presente nel nord del paese, soprattutto nell’area tra Hama e Aleppo. (Wikipedia)

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    Coalizione Nazionale Siriana

    È stata fondata nel novembre 2012 a Doha, in Qatar, e riunisce molti gruppi di opposizione siriana. Ha sede al Cairo, in Egitto, e il suo presidente è George Sabra. Alla conferenza del 19 marzo 2013 i membri della Coalizione hanno nominato Ghassan Hittoprimo ministro di un governo ad interim, che secondo le speranze occidentali dovrebbe sostituire l'attuale governo siriano dopo la caduta di Assad. (BULENT KILIC/AFP/Getty Images)

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    Combattenti occidentali

    All’inizio di marzo, il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung ha riportato alcune informazioni contenute in un documento confidenziale che gli era stato consegnato dal coordinatore dell’antiterrorismo dell’Unione Europea, Gilles de Kerchove: il documento riferisce di un numero notevole di cittadini europei che negli ultimi mesi sono entrati in Siria per combattere nella guerra civile. Nel documento si legge anche che il numero di queste persone potrebbe crescere in futuro, con tutta una serie di conseguenze negative, tra cui la possibilità che “centinaia di jihadisti ben addestrati potrebbero tornare in Europa e aumentare il rischio di attacchi terroristici”. (DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images)

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    Esercito siriano

    Nonostante le diserzioni che hanno colpito l'esercito fedele ad Assad, negli ultimi giorni sembra che i soldati siriani siano riusciti a riconquistare alcune città di grande importanza strategica. Recentemente alcuni report di intelligence americani, britannici e francesi hanno confermato l'uso di armi chimiche da parte delle forze governative nella guerra in Siria. (JOSEPH EID/AFP/Getty Images)

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    Shabiha

    Shabiha è una milizia legata alla famiglia di Bashar al Assad. Inizialmente la milizia era formata soprattutto da trafficanti di armi e droga, poi venne inclusa nel gruppo delle forze di sicurezza siriane. Gli shabiha agiscono in borghese: sono ritenuti responsabili del massacro di Houla, villaggio vicino a Homs, del maggio 2012. Sono prevalentemente alawiti. Accanto agli shabiha ci sono anche i Comitati Popolari, una milizia nazionale composta per lo più da minoranze leali ad Assad. (EMIN OZMEN/AFP/GettyImages)

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    Hezbollah

    È un partito politico sciita del Libano, sostenuto dall'Iran e dalla Siria e considerato da alcuni paesi del mondo un gruppo terrorista. Il suo leader, Hassan Nasrallah, ha recentemente detto che Hezbollah proteggerà la Siria dagli attacchi dei ribelli siriani. (AP Photo/Bilal Hussein)

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    Guardie della Rivoluzione iraniane

    Sono il corpo d'élite dell'esercito iraniano e rispondono direttamente alla Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei. Nel maggio 2012 il generale iraniano Ismail Qa’ani ammise che le Guardie della Rivoluzione erano in Siria e che il loro compito era quello proteggere i civili siriani dai ribelli e addestrare l’esercito governativo. Secondo il Washington Post, circa 50.000 miliziani iraniani sarebbero al momento presenti nel paese. (ATTA KENARE/AFP/Getty Images)

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    Curdi siriani

    Secondo un rapporto di gennaio 2013 dell'International Crisis Group, i curdi siriani (circa il 9 per cento dell'intera popolazione della Siria) starebbero combattendo in Siria "una battaglia nella battaglia": la maggior parte dei curdi, che si trova nella provincia siriana nordorientale di al-Hasakah, si sono schierati dalla parte di Assad, spaventati soprattutto dalla possibilità che la presa del potere da parte dei ribelli potesse creare una dittatura dei sunniti in Siria, gruppo etnico storicamente ostile alle richieste curde. Ma non tutti i curdi stanno con Assad: ad esempio il Consiglio Nazionale Curdo, coalizione nata a Ebril nell'ottobre 2011 e composta da 16 partiti curdi siriani, ha cercato di stringere rapporti con la Coalizione Nazionale Siriana. (Giulio Petrocco/AFP/Getty Images)

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    Il Post è una testata registrata presso il Tribunale di Milano, 419 del 28 settembre 2009 - ISSN 2610-9980

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