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  • Venerdì 3 maggio 2013

Il capo delle indagini su Benazir Bhutto è stato ucciso

È morto il procuratore pakistano che si stava occupando dell'attentato contro la prima e unica donna a diventare primo ministro del Pakistan

Pakistani police officials examine the bullet-riddled car of slain government prosecutor Chaudhry Zulfiqar after an attack by gunmen in Islamabad on May 3, 2013. Pakistan's main government prosecutor on the Benazir Bhutto murder case, in which ex-military ruler Pervez Musharraf is under house arrest, was shot dead in Islamabad en route to court, police said. State prosecutor Chaudhry Zulfiqar was shot multiple times by gunmen as he was driving to the next hearing of the murder case of the former prime minister, who was assassinated more than five years ago. AFP PHOTO / AAMIR QURESHI (Photo credit should read AAMIR QURESHI/AFP/Getty Images)
Pakistani police officials examine the bullet-riddled car of slain government prosecutor Chaudhry Zulfiqar after an attack by gunmen in Islamabad on May 3, 2013. Pakistan's main government prosecutor on the Benazir Bhutto murder case, in which ex-military ruler Pervez Musharraf is under house arrest, was shot dead in Islamabad en route to court, police said. State prosecutor Chaudhry Zulfiqar was shot multiple times by gunmen as he was driving to the next hearing of the murder case of the former prime minister, who was assassinated more than five years ago. AFP PHOTO / AAMIR QURESHI (Photo credit should read AAMIR QURESHI/AFP/Getty Images)

Il procuratore pakistano Chaudhry Zulfiqar Ali, che si stava occupando dell’attentato contro Benazir Bhutto, è stato ucciso nel centro di Islamabad mentre si trovava in macchina e stava andando in tribunale per un’udienza. Un portavoce della polizia ha detto che, in pieno giorno e in una strada trafficata della capitale, alcuni uomini armati hanno sparato da un taxi ferendo gravemente alla testa e al torace il procuratore, morto poco dopo sull’ambulanza diretta all’ospedale. Dopo gli spari, Chaudhry Zulfiqar Ali ha perso il controllo della macchina e ha investito una donna, uccidendola. Nell’attacco è rimasta ferita anche la guardia del corpo del procuratore, che avrebbe a sua volta sparato ferendo almeno uno degli aggressori.

Al Jazeera sostiene che il procuratore avesse recentemente richiesto al ministero dell’Interno una maggiore protezione “per il caso di alto profilo che stava seguendo”. Oltre all’omicidio di Benazir Bhutto, Chaudhry Zulfiqar Ali era il responsabile in Pakistan delle indagini sull’attentato che nel novembre 2008 aveva causato a Mumbai, in India, oltre 16o persone e nel quale era sopravvissuto uno solo degli attentatori, il pachistano Ajmal Kasab.

Benazir Bhutto, la prima e unica donna a diventare primo ministro del Pakistan, fu uccisa il 27 dicembre del 2007 nella città di Rawalpindi, dopo aver concluso l’ultimo comizio elettorale in vista delle elezioni politiche che si sarebbero tenute di lì a due settimane. Al momento della morte, Bhutto era la leader di uno dei principali partiti dell’opposizione al governo del presidente e capo dell’esercito Pervez Musharraf, che era arrivato al potere con un colpo di stato nel 1999 e vi era rimasto fino al 2008.

A marzo di quest’anno, dopo 4 anni di esilio volontario Musharraf era tornato in Pakistan per partecipare alle elezioni di maggio, ma la corte distrettuale di Islamabad aveva disposto il suo arresto. Musharraf era accusato di diversi reati tra cui quello di non avere preso le adeguate misure per proteggere Benazir Bhutto per il cui omicidio non è mai stato condannato nessuno. Al momento dell’attentato, il governo di Musharraf aveva indicato come responsabile il capo talebano Baitullah Mehsud, che da parte sua si era dichiarato innocente e venne ucciso da un drone americano nell’agosto del 2009. Quando la scorsa settimana le autorità hanno arrestato Musharraf il procuratore Chaudhry Zulfiqar ha parlato di un suo “favoreggiamento” nell’assassinio di Benazir Bhutto.

Foto: la polizia pakistana mentre esamina l’auto del procuratore ucciso
a Islamabad il 3 maggio 2013 ( AAMIR QURESHI / AFP / Getty Images)