Renzi sul futuro governo e sul futuro PD

E anche su Barca, sulle sue priorità e sulle sue intenzioni, nell'intervista di oggi a Repubblica

spada@Lapresse13/02/2012 Paderno Franciacorta,Brescia,Italia Matteo Renzi presenta a Paderno Franciacorta la candidatura di Umberto AmbrosoliNella foto : Matteo Renzi
spada@Lapresse13/02/2012 Paderno Franciacorta,Brescia,Italia Matteo Renzi presenta a Paderno Franciacorta la candidatura di Umberto AmbrosoliNella foto : Matteo Renzi

Oggi Claudio Tito su Repubblica intervista Matteo Renzi, sul futuro nuovo governo e sul futuro nuovo PD.

Il sindaco di Firenze sprona i democratici ad accettare la sfida di un «infingardo» come Beppe Grillo dettando l’agenda del governo che sta per nascere. «Mettiamoci la faccia anche con un nostro premier» ma indicando le priorità a cominciare dall’emergenza lavoro e senza aver paura del popolo del web. Un esecutivo che duri non più di un anno per poi tornare al voto con una nuova legge elettorale e dopo aver approvato un pacchetto di provvedimenti che diano una boccata d’ossigeno ai cittadini. E magari dopo aver introdotto l’elezione diretta del capo dello Stato. «A questo punto il Pd è in un angolo. O ne esce oppure salta in aria».

E come ne può uscire?
«Partiamo da quel che è successo. Il Pd ha avuto una strategia perdente in quasi tutto. Ha inseguito le formule e i tatticismi regalando la leadership della discussione una volta a Grillo, una volta Berlusconi. Ha rincorso e non ha guidato. Questa è una settimana decisiva per imprimere una svolta».

Intende dire per la formazione del governo?
«Guardi, io sono rimasto sgomento e disgustato per gli insulti ai parlamentari da parte dei grillini. Io difendo Franceschini e Fassina. Ogni forma di violenza va condannata, ma dobbiamo essere noi a uscire dall’impasse. Il Pd dica che governo vuole, eviti le formule. La smetta con gli aggettivi e inizi con i sostantivi. Si faccia avanti con le sue idee. E le imponga al nuovo governo».

Lei ha qualche suggerimento?
«Il problema, quello vero, è il lavoro. Basta con le discussioni tecniche, basta annunciare provvedimenti di legge che poi non si realizzano mai. Bisogna semplificare e sburocratizzare. Nei primi cento giorni di governo si semplifichi la normativa sul lavoro, si proceda con gli sconti fiscali per i neo assunti. La riforma Fornero è un papocchio, non ha agevolato alcunchè».

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foto: spada@Lapresse