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    I papabili

    Angelo Bagnasco (Italia)

    70 anni, è presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Genova. È considerato un conservatore e ha spesso criticato con forza le unioni tra persone dello stesso sesso e le iniziative legislative volte a regolarle. Nel 2007 fu oggetto di alcune minacce di morte. Nel 2011 fu tra i personaggi della Chiesa che criticarono l'allora PresdelCons, Silvio Berlusconi, e altri politici italiani, etichettati da Bagnasco come responsabili di atteggiamenti “poco etici”. Natthew Bunson, storico e studioso della Chiesa, definisce Bagnasco un “peso massimo tra gli intellettuali”, che parla diverse lingue e che mantiene un atteggiamento molto rigido su questioni che riguardano la dottrina cattolica. (VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)

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    I papabili

    Tarcisio Bertone (Italia)

    78 anni, dal 2006 è Segretario di Stato Vaticano e dal 2007 ricopre la carica di Camerlengo di Santa Romana Chiesa. Business Insider lo descrive come il politico più abile del Vaticano, ma deve affrontare lo scetticismo di altri cardinali non italiani per alcune vicende in cui è stato coinvolto in passato. Per esempio, Bertone venne criticato molto per una dichiarazione del 12 aprile 2010 in cui, citando una presunta teoria di sociologi e psichiatri, disse che ci sarebbe “una relazione tra omosessualità e pedofilia. Si tratta di una patologia che interessa tutte le categorie sociali, e preti in minor grado in termini percentuali”. Inoltre, il 26 marzo 2010 il New York Times pubblicò alcuni documenti relativi al caso di padre Murphy, della diocesi di Milwaukee: nonostante Murphy ammettesse di avere abusato di circa 200 minori, la Curia – presieduta proprio da Bertone – decise di non ridurlo allo stato laicale perché vicino alla morte. (AP Photo/Luca Bruno)

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    I papabili

    Peter Kodwo Appiah Turkson (Ghana)

    64 anni, ghanese, madre metodista e padre cattolico, è presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Business Insider lo definisce una “superstar” del Collegio Cardinalizio, un grande comunicatore e un simbolo della ricerca di una dimensione globale della Chiesa. Turkson è molto popolare in Africa occidentale, anche grazie alle sue regolari apparizioni televisive, in particolare in una trasmissione che va in onda ogni sabato mattina su Ghana Tv, il canale di stato. In Ghana le posizioni di Turkson su temi come l’aborto o la contraccezione vengono considerate moderate. In passato Turkson non ha escluso l’uso dei preservativi, soprattutto come mezzo per combattere la diffusione dell’HIV, anche se ha sostenuto a più riprese l’importanza dell’astinenza e della fedeltà. (AP Photo/Gregorio Borgia)

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    I papabili

    Pedro Scherer (Brasile)

    63 anni, brasiliano di origini tedesche, dal 2007 è l’arcivescovo di San Paolo. Ha il grande vantaggio di provenire dal continente in cui vive la metà dei cattolici del mondo ed è considerato da Reuters come il candidato latinoamericano più accreditato per sostituire Benedetto XVI. Nonostante in Brasile sia considerato un conservatore, Scherer ha adottato posizioni politiche più moderate: per esempio, al contrario di Ratzinger, Scherer ha una posizione piuttosto aperta nei confronti del movimento di sinistra che durante gli anni Ottanta ha attraversato la Chiesa in America Latina, la cosiddetta "teologia della liberazione". (AP Photo/Alessandra Tarantino, file)

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    I papabili

    Marc Oullet (Canada)

    Secondo diversi bookmakers e riviste, tra cui Business Insider, è il favorito per la successione a Benedetto XVI. Ha 68 anni, è canadese ed è il prefetto della Congregazione per i Vescovi. È stato missionario in America Latina e il suo lavoro nella selezione e nella valutazione dei vescovi potrebbe spingerlo a indirizzare la Chiesa cattolica verso una dimensione più globale. Parla fluentemente inglese, francese, portoghese, italiano, spagnolo e tedesco, ma riguardo alla possibilità di essere eletto papa ha detto che sarebbe un'"insostenibile responsabilità". È conosciuto per essere un difensore dei diritti dei cattolici in Quebec, dove molti ricordano di una sua affermazione secondo la quale una donna rimasta incinta dopo una violenza sessuale non dovrebbe abortire, e uno stretto alleato di papa Benedetto XVI. Nonostante la sua reputazione di tradizionalista, nel 2007 si è scusato per gli atteggiamenti della chiesa prima degli anni Sessanta, che secondo lui avevano contribuito a diffondere "l'antisemitismo, il razzismo” e “la discriminazione nei confronti delle donne e degli omosessuali" in Quebec. (Harald Tittel/dapd/AP)

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    I papabili

    Leonardo Sandri (Argentina)

    69 anni, argentino con origini italiane (i suoi genitori emigrarono da Ala, un paese in provincia di Trento), è il prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali. Una sua elezione significherebbe per il Vaticano aumentare le relazioni con le Chiese orientali ortodosse. Anche se il suo attuale ruolo in Vaticano non gli garantisce una solida posizione di potere, Sandri ha alleati molto influenti all’interno della Curia, tra cui il Segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone. Sandri è molto conosciuto per avere letto i messaggi di Giovanni Paolo II quando la malattia non permetteva più all’ex pontefice di rivolgersi personalmente ai fedeli. La sua immagine è entrata nella storia per avere annunciato la morte di Giovanni Paolo II sul sagrato di San Pietro. (MUSA AL-SHAER/AFP/Getty Images)

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    I papabili

    Gianfranco Ravasi (Italia)

    70 anni, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, condivide con Benedetto XVI le preoccupazioni sulla “dittatura del relativismo” nell’Occidente. Negli ultimi anni è stato un sostenitore delle iniziative di dialogo tra credenti e non credenti, come nel caso del “Cortile dei Gentili”, uno spazio neutrale di discussione che Ravasi ha sviluppato su suggerimento di Benedetto XVI. Il suo punto debole potrebbe essere la pochissima esperienza pastorale che ha accumulato nel corso degli anni. Ravasi può contare molto sulla sua popolarità, guadagnata soprattutto grazie ai suoi numerosi interventi in televisione e in radio. Più recentemente Ravasi ha fatto il suo debutto in rete con un blog personale e con un account twitter. Collabora con diversi quotidiani “laici” online, scrive ogni giorno il “Mattinale” sul giornale dei vescovi Avvenire e organizza degli incontro in Vaticano con giovani blogger. (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

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    I papabili

    Francis Arinze (Nigeria)

    Nigeriano, 80 anni, è stato testimone della sanguinosa guerra civile tra la Nigeria e i secessionisti della regione del Biafra. Per questa sua esperienza, Giovanni Paolo II gli chiese di guidare quello che ora è il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, responsabile di gestire le relazioni del Vaticano con le altre religioni. Arinze viene descritto come un grande comunicatore e conservatore: durante una conferenza del 17 maggio 2003 alla Georgetown University venne criticato molto per avere sostenuto che in molte parti del mondo la famiglia è sotto assedio a causa di "una mentalità contraria alla vita" che legittima la contraccezione, l’aborto, l’infanticidio, l’eutanasia, il divorzio e l’omosessualità. (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

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    I papabili

    Angelo Scola (Italia)

    71 anni, brianzolo, arcivescovo di Milano, è considerato molto vicino a Comunione e Liberazione. Secondo la Stampa il suo nome è il più quotato. Scola si è espresso diverse volte a favore dei diritti degli immigrati ed è stato molto attivo nello sviluppare rapporti e legami con il mondo musulmano. L’esperto vaticanista John Allen ha scritto di Scola: “Se vi piace Benedetto XVI, vi piacerà anche Scola; se non vi piace, avrete comunque difficoltà a non esserne affascinati”. Scola è uno studioso dell’Islam e del dialogo tra cristiani e musulmani. Lo storico e studioso della Chiesa Matthew Bunson ha detto a USA Today che Scola è adatto “per trattare con le sfide del secolarismo e del materialismo in Occidente”. (VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)

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    I papabili

    Timothy Dolan (Stati Uniti)

    63 anni, capo dell’arcidiocesi di New York, è uno dei personaggi più popolari del Vaticano, carismatico e conservatore. In Vaticano ha fatto carriera molto rapidamente. Come capo della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti, è spesso intervenuto su alcune questioni politiche interne americane, come quando ha criticato la posizione del presidente Obama sulla contraccezione. (Mario Tama/Getty Images)

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    Il Post è una testata registrata presso il Tribunale di Milano, 419 del 28 settembre 2009 - ISSN 2610-9980

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