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  • Martedì 15 gennaio 2013

Le bombe di Aleppo

Una serie di esplosioni all'università ha ucciso almeno 80 persone

A Syrian man stands in the debris following an explosion outside Aleppo University, between the university dormitories and the architecture faculty, on January 15, 2013. Fifteen people were killed and dozens of others injured in a blast that rocked Aleppo University, the top academic institution in northern Syria's embattled city, said a monitoring group. AFP PHOTO/STR (Photo credit should read -/AFP/Getty Images)
A Syrian man stands in the debris following an explosion outside Aleppo University, between the university dormitories and the architecture faculty, on January 15, 2013. Fifteen people were killed and dozens of others injured in a blast that rocked Aleppo University, the top academic institution in northern Syria's embattled city, said a monitoring group. AFP PHOTO/STR (Photo credit should read -/AFP/Getty Images)

Una serie di esplosioni all’interno della zona dell’università di Aleppo, la seconda città della Siria, ha ucciso martedì almeno 80 persone secondo i ribelli anti regime e come confermato dal governatore della regione. L’attacco è stato annunciato dalla televisione di stato e attribuito ai ribelli che combattono le forze governative in una guerra civile che dura da quasi due anni, mentre i ribelli stessi ne hanno dato la responsabilità ai sostenitori del regime del presidente Bashar al-Assad.

Nuovi scontri e combattimenti ci sono stati oggi anche a Damasco, dopo due giorni di attacchi aerei contro alcune zone della città occupate dai ribelli. Aleppo, dove le forze di opposizione al governo sono radicate con maggior forza è di fatto sotto assedio dall’estate scorsa, ma la zona dell’università è controllata dalle forze governative. Secondo le Nazioni Unite da marzo 2011 quando è iniziata la guerra civile sarebbero morte nei combattimenti e nella repressione oltre 60 mila persone.