Un uomo, un tergicristallo

Mattia Feltri ricapitola sulla Stampa l'inarrestabile successione di intenzioni di Berlusconi da un anno a questa parte

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
22-12-2011 Roma
Politica
Silvio Berlusconi lascia Palazzo Chigi dopo la colazione con il Presidente del Consiglio Mario Monti
Nella foto Silvio Berlusconi
Photo Roberto Monaldo / LaPresse
22-12-2011 Rome
Silvio Berlusconi leaves Chigi Palace after lunch whit Prime Minister Mario Monti
In the photo Silvio Berlusconi

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
22-12-2011 Roma
Politica
Silvio Berlusconi lascia Palazzo Chigi dopo la colazione con il Presidente del Consiglio Mario Monti
Nella foto Silvio Berlusconi

Photo Roberto Monaldo / LaPresse
22-12-2011 Rome
Silvio Berlusconi leaves Chigi Palace after lunch whit Prime Minister Mario Monti
In the photo Silvio Berlusconi

Oggi sulla Stampa Mattia Feltri commenta sarcasticamente le continue dichiarazioni di Berlusconi sui suoi progetti e quelli del PdL, ognuna diversa e in contraddizione con l’altra.

Certe volte sembra di guardare un tergicristallo. Primarie sì. Primarie no. Primarie sì. Primarie no. Quando si dimise da presidente del Consiglio, ormai un anno fa, Silvio Berlusconi annunciò in colloquio con la Stampa che non avrebbe più offerto la propria candidatura alla guida del paese.
Si cominciò a discutere di primarie. Di tavolo delle regole. Chi c’è e chi ci sarà e chi no. Del ruolo di Angelino Alfano che ancora aveva il quid e che invece da un certo punto in poi il quid non ce l’aveva più. In un altro colloquio, stavolta colCorriere della Sera, Berlusconi disse che invece sì, forse gli toccava di ricandidarsi. Quindi niente primarie. Se si candida lui non c’è discussione né tantomeno avversario. Niente primarie, niente tavolo delle regole. E però non era chiaro: è sicuro che si candida o è soltanto un’ipotesi? Cioè, ha detto mi candido o ha detto adesso decido? In attesa di delucidazioni (attesa lunga) applausi generalizzati. È un grandissimo. Fa bene a tornare. Se lo vuole lui tutto il partito è contento.

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