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  • Martedì 16 ottobre 2012

La vittoria dei separatisti ad Anversa

Bart De Wever, leader del partito separatista fiammingo, è diventato sindaco e torna ad attaccare il fragile governo di Di Rupo

Leader of the NVA party Bart De Wever arrives at the NVA election party after his party won the city elections in Antwerp, Belgium, Sunday Oct. 14, 2012. NVA, a separatist party, wants to use Antwerp as a base for breaking away from Belgium, putting it in the forefront of a European breakaway trend just as the EU celebrates winning the Nobel Peace Prize for fostering continental unity. (AP Photo/Geert Vanden Wijngaert)

Leader of the NVA party Bart De Wever arrives at the NVA election party after his party won the city elections in Antwerp, Belgium, Sunday Oct. 14, 2012. NVA, a separatist party, wants to use Antwerp as a base for breaking away from Belgium, putting it in the forefront of a European breakaway trend just as the EU celebrates winning the Nobel Peace Prize for fostering continental unity. (AP Photo/Geert Vanden Wijngaert)

I separatisti fiamminghi hanno ottenuto un’importante vittoria alle elezioni amministrative che si sono svolte in Belgio domenica scorsa. Il leader del partito Nuova Alleanza Fiamminga (NVA) Bart De Wever ha battuto ad Anversa, principale città delle Fiandre e cuore economico del Belgio, il sindaco uscente Patrick Janssens, socialista, al governo del comune dal 2003. I risultati delle elezioni rendono più instabile il governo centrale guidato dal socialista francofono Elio Di Rupo, che era stato formato dopo una crisi lunghissima escludendo l’NVA: e l’elezione locale è stata letta come un elemento in più nell’eventualità sempre discussa di un referendum per l’indipendenza delle Fiandre, e in un successo per De Wever in vista delle elezioni nazionali del 2014.

(2010: Il Belgio ha ancora senso?)

Bart De Wever è diventato presidente dell’NVA nel 2004, a 34 anni, ed è riuscito a far crescere il partito fino alle elezioni federali del 2010, ottenendo allora ottimi risultati. Il partito, nato nel 2001, in pochi anni è passato da una dimensione locale a uno sviluppo su scala nazionale, promuovendo principi conservatori e liberisti e una richiesta secessionista di stampo moderato, prendendo le distanze dal Vlaams Belang, altro partito autonomista con radici di estrema destra, razzista e anti-europeo. Durante la campagna elettorale l’NVA ha criticato duramente il governo centrale soprattutto sulla politica economica e l’immigrazione, in difesa della ricchezza fiamminga nei confronti della metà meno produttiva del paese, la francofona Vallonia.

I risultati delle amministrative indeboliscono la già precaria stabilità del governo nazionale. All’indomani della vittoria De Wever ha chiesto al primo ministro Di Rupo di aprire i negoziati per dare al paese un sistema confederale e “offrire ai fiamminghi il governo che meritano”. Di Rupo ha risposto minimizzando la portata del risultato, dicendo che si tratta soltanto di elezioni locali. In realtà tutti i movimenti politici che sostengono il suo governo (liberali, socialisti e centristi fiamminghi) sono usciti molto indeboliti dal voto e devono adesso fare i conti con una domanda di sovranità e indipendenza sempre più forte.

foto: AP Photo/Geert Vanden Wijngaert