Il festival Fotoleggendo a Roma

Le foto dei lavori presentati nelle 20 mostre in giro per la città

Gori, Georgia, 12 agosto 2012. Sfollati precipitosamente dalla città di Gori, bombardata dalle truppe russe in avanzata dal territorio conteso dell’Ossezia, marito e moglie si ritrovano in un punto di raccolta situato alle spalle della linea di difesa dell’esercito georgiano e si abbracciano commossi.
© AFP photo/Marco Longari Caption:
Gori, Georgia, August 12, 2008. A displaced woman from the town of Gori breaks down in tears while embracing her husband.
© AFP photo/Marco Longari

Gori, Georgia, 12 agosto 2012. Sfollati precipitosamente dalla città di Gori, bombardata dalle truppe russe in avanzata dal territorio conteso dell’Ossezia, marito e moglie si ritrovano in un punto di raccolta situato alle spalle della linea di difesa dell’esercito georgiano e si abbracciano commossi.
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Gori, Georgia, August 12, 2008. A displaced woman from the town of Gori breaks down in tears while embracing her husband.
© AFP photo/Marco Longari

È cominciato il 26 settembre a Roma il Festival di fotografia Fotoleggendo. È alla sua ottava edizione e anche quest’anno prova ad accostare autori emergenti a fotografi più conosciuti. La manifestazione è organizzata da Officine Fotografiche, un’associazione no-profit di Roma che si occupa di fotografia contemporanea, di ricerca in ambito fotografico, di formazione e di promozione di eventi che hanno come obiettivo la condivisione di idee legate alla fotografia.

Le mostre, 20 in tutto, sono molto diverse tra loro e hanno sede in diverse aree della città, alcune hanno già inaugurato, altre aprono nei prossimi giorni (conviene consultare il sito di Fotoleggendo).

È sempre difficile attribuire categorie fotografiche a progetti e a lavori di fotografia contemporanea, e Fotoleggendo affronta il tema sotto molti punti di vista, provando a fare proposte diverse per forma e contenuti. Ci sono lavori di ricerca sul paesaggio e l’attualità come L’Aquila prima e dopo di Gianni Berengo Gardin, con le immagini della città prima e dopo il terremoto del 2009; ci sono poi molte mostre vicine al reportage come il lavoro di Darcy Padilla, The Julie Project, che segue una giovane tossicodipendente americana;  quello di Massimo Berruti, Lashkars, sui guerrieri tribali posti a difesa contro gli infedeli e gli invasori in Pakistan; il lavoro di Sebastian Liste, giovane fotografo dell’agenzia Getty, Urban Quilombo, un racconto su una fabbrica di cioccolato abbandonata a Salvador de Bahia, in Brasile che ha vinto al festival di Perpignan il premio “City Of Perpignan Remi Ochlik Award” e il reportage di Marco Longari, fotografo di AFP, Theaters of war, sull’Egitto post rivoluzione.

Ci sono lavori che si accostano a qualcosa che ha più a che vedere con la ricerca artistica, ma sempre in ambito fotografico, come il lavoro di Irina Wering, Back to the future, dei bellissimi ritratti in maschera di inizio secolo dei fratelli Marvellini e qualcosa che sta a cavallo tra i generi come Morgante, un racconto sui nani in Africa, del fotografo Nicola Lo Calzo.

Fotoleggendo propone, oltre alle mostre di fotografia, conferenze e proiezioni, incontri con gli autori, letture portfolio e premi e, da quest’anno, proiezioni di video e documentari proposti da diverse agenzie e collettivi di fotografia. Il tutto è sotto la direzione artistica di Tiziana Faraoni, fotoeditor dell’Espresso affiancata da esperti ed è promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla regione Lazio, dall’assessorato alla cultura, arte e sport di Roma dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovrintendenza ai Beni Culturali e dal Municipio Roma XI, Assessorato alle Politiche Culturali e della Memoria.