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  • Lunedì 3 settembre 2012

Chi vende più armi ai paesi emergenti?

E a chi ne hanno vendute di più gli Stati Uniti? Le risposte in un grafico dell'Economist

A Colombian soldiers sits atop an armoured personnel carrier (APC), in position along a road in Miranda, Cauca department, Colombia, on March 28, 2011. The Army has increased military operations in the department of Cauca, because of the constant attacks of the Revolutionary Armed Forces of Colombia (FARC) guerrillas. AFP PHOTO/LUIS ROBAYO (Photo credit should read LUIS ROBAYO/AFP/GettyImages)
A Colombian soldiers sits atop an armoured personnel carrier (APC), in position along a road in Miranda, Cauca department, Colombia, on March 28, 2011. The Army has increased military operations in the department of Cauca, because of the constant attacks of the Revolutionary Armed Forces of Colombia (FARC) guerrillas. AFP PHOTO/LUIS ROBAYO (Photo credit should read LUIS ROBAYO/AFP/GettyImages)

La fornitura di armi ai paesi in via di sviluppo ha raggiunto l’anno scorso il livello più alto dal 2004: ne sono state vendute per 28 miliardi di dollari, circa il 60 per cento delle vendite totali. I principali fornitori di armi al mondo, come mostra il grafico dell’Economist, sono gli Stati Uniti e la Russia che hanno fornito, insieme, due terzi delle armi in possesso dei paesi in via di sviluppo.

(Perché serve un trattato sulle armi)

Le esportazioni americane sono dirette ormai da anni a una base di paesi stabile, che ordinano armi ogni volta che ci sono aggiornamenti e chiedono ogni anno pezzi di ricambio e assistenza. Il paese a cui sono state vendute più armi l’anno scorso, da parte degli Stati Uniti, è stato l’Arabia Saudita, che rappresenta a oggi il più grande acquirente di armi al mondo: 2,8 miliardi di dollari di armi acquistate. Il più grande acquirente della Russia è stato invece l’India, con un valore di armi acquistate di 2,7 miliardi di dollari.

Foto: LUIS ROBAYO/AFP/GettyImages