Cosa succede con internet lunedì
Niente di drammatico, l'FBI spegnerà qualche server che ha sequestrato a un gruppo di pirati informatici estoni: in Italia potrebbero perdere la connessione alcune migliaia di utenti
Nelle ultime ore sta circolando un eccessivo allarmismo su alcuni siti web sulla possibilità di un problema disastroso alla rete internet mondiale, previsto per il prossimo lunedì 9 luglio. Tra gli altri invece più misurati, un articolo di Slate spiega che la questione riguarda in realtà solo poche centinaia di migliaia di persone al mondo, e come fare per sapere se la propria connessione potrebbe avere dei problemi.
La questione nasce da un’operazione del Federal Bureau of Investigation (FBI), che lo scorso 8 novembre ha arrestato, insieme alla polizia estone (e alla sezione della NASA che si occupa di attività criminali), un gruppo di pirati informatici all’interno dell'”Operation Ghost Click”. Il gruppo, basato in Estonia, operava attraverso una società chiamata Rove Digital e faceva circolare diversi virus informatici in grado di cambiare il DNS dei computer. Il DNS è il sistema con cui gli indirizzi Internet che si digitano nella barra degli indirizzi sono tradotti in numeri IP (i codici numerici associati agli altri computer, server e dispositivi connessi in rete), e intervenendo su quello i virus reindirizzavano a siti web alternativi ogni volta che un computer infetto provava ad accedere alle pagine Internet. Chi è stato infettato, lo scorso anno, dovrebbe essersene comunque accorto, dato che i siti alternativi erano pieni di pubblicità, pop-up e avvisi di vendite.
L’FBI ha requisito i server, che si trovavano in Estonia, a Chicago e a New York. I server sono stati ripuliti e non attuano più il reindirizzamento, ma l’FBI non intende comunque mantenerli attivi e li spegnerà lunedì 9 luglio. Il giorno è stato chiamato con una certa enfasi “apocalisse di Internet” da alcuni mezzi di comunicazione in tutto il mondo (eccesso assai criticato in giro), perché i computer le cui connessioni passano ancora attraverso quei server, dopo esser stati infettati dai virus, perderanno il loro accesso a Internet dopo il 9 luglio, allo spegnimento da parte dell’FBI.
Per ordine dei giudici statunitensi e per limitare i problemi è stato istituito un apposito servizio online, il DNS Changer Working Group (DCWG), con cui controllare se il proprio computer è stato infettato. Per scoprirlo, basta cliccare su questo link (che rimanda a un sito creato da Telecom Italia) per sapere immediatamente la risposta e per le eventuali procedure da seguire per eliminare il virus. Sul sito del DCWG c’è una lista di siti utili in altre lingue e altri paesi. Se poi volete essere propri sicurissimi, potete digitare il vostro DNS direttamente nel sito creato apposta dall’FBI.
Secondo una lista degli indirizzi IP unici infettati e distribuiti per paese, che è stata pubblicata dal DCWG a metà giugno, l’Italia è il secondo paese del mondo per numero di IP (i singoli computer, più o meno) nel mondo, con 26.494 IP infetti, dietro solamente agli Stati Uniti (69.517) e davanti a India (21.302), Regno Unito (19.589), Germania (18.427) e Francia (10.454).
foto: AP Photo/dapd, Patrick Sinkel,File