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  • Venerdì 6 luglio 2012

In Perù ci sono proteste contro una miniera d’oro

La sta costruendo una grande società americana, molti abitanti sono contrari e questa settimana cinque persone sono morte negli scontri con la polizia

A woman walks past graffitis reading "Water yes, Gold no!" and "No to Conga, damn it", in the Andean town of Celendin, Cajamarca, Peru on July 5, 2012, after clashes between the police and people protesting against the Conga mining project. A total of five civilians were killed and more than twenty were wounded in Cajamarca after two days of protests against the Conga mining project, while police forces deny the use of guns in their crowd control actions in the area. AFP PHOTO/STR (Photo credit should read STR/AFP/GettyImages)
A woman walks past graffitis reading "Water yes, Gold no!" and "No to Conga, damn it", in the Andean town of Celendin, Cajamarca, Peru on July 5, 2012, after clashes between the police and people protesting against the Conga mining project. A total of five civilians were killed and more than twenty were wounded in Cajamarca after two days of protests against the Conga mining project, while police forces deny the use of guns in their crowd control actions in the area. AFP PHOTO/STR (Photo credit should read STR/AFP/GettyImages)

Cinque persone sono morte e venti sono rimaste ferite negli scontri tra i manifestanti e la polizia avvenuti martedì nella città di Celedin, nella provincia di Cajamarca nel nord del Perù. I manifestanti protestavano contro il progetto Conga, ovvero l’apertura di una miniera d’oro a cielo aperto a 3.700 metri sul livello del mare che – secondo loro – danneggerà le riserve d’acqua della regione. Il progetto, del costo di 4,8 miliardi di dollari, richiede lo spostamento dell’acqua di quattro laghi andini che forniscono acqua per l’agricoltura e irrigano i pascoli del bestiame nelle riserve della compagnia costruttrice, la statunitense Newmont Mining Co.

Il progetto Conga era stato approvato nel 2010 dal governo dal precedente presidente peruviano, Alan Garcia. È stato sostenuto anche dal suo successore Ollanta Humala, che ha però invitato a considerare i possibili danni all’ambiente. Non è la prima volta che il progetto provoca proteste piuttosto violente e già lo scorso dicembre nella zona era stato dichiarato lo stato di emergenza.

Gli ultimi scontri sono scoppiati dopo che il sindaco di Celendin Mauro Arteaga si era detto favorevole alla miniera. Mille persone sono scese in piazza per protestare, hanno lanciato pietre contro la polizia che ha usato i gas lacrimogeni e gli sfollagente per disperdere la folla. Tra i morti c’è anche un ragazzo di 16 anni. Le autorità peruviane hanno accusato i manifestanti di aver ferito due poliziotti sparando loro con le pistole. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza in tre regioni della zona per i successivi trenta giorni. Giovedì nella capitale Lima c’è stata una marcia contro la repressione della polizia a Cajamarca, terminata in altri scontri con i poliziotti.

Newmont Mining Co ha sede a Denver, in Colorado, ed è la principale proprietaria del progetto Conga, un’estensione della miniera aurifera di Yanacocha, la più grande dell’America Latina, che inizierà la produzione nel 2015. Il progetto Conga è il più grande investimento straniero in Perù e Newmont Mining ha assicurato che creerà migliaia di posti di lavoro.