NEW YORK, NY - JUNE 13: Norah Jones performs onstage during the 15th Annual Webby Awards at Hammerstein Ballroom on June 13, 2011 in New York City. (Photo by Michael Loccisano/Getty Images for The Webby Awards)

La trasformazione di Norah Jones

Il suo nuovo album, Little Broken Hearts, uscirà martedì, con la speranza di conquistare un pubblico più giovane

Martedì 1 maggio uscirà il nuovo album della cantante americana Norah Jones, intitolato Little Broken Hearts, il suo quinto album. L’album d’esordio, Come Away With Me (2002), fu un memorabile successo internazionale che la portò in cima alle classifiche, a soli 23 anni. Negli anni successivi ha venduto 40 milioni di dischi. Little Broken Hearts, che si può ascoltare per intero in streaming, anche se per un periodo limitato, contiene 12 tracce e sarà prodotto da EMI e Blue Note, storica casa di produzione di musica jazz.

Zach Hochkeppel, vicepresidente del settore marketing della EMI Music, ha dichiarato che, con Little Broken Hearts, la trentatreenne Norah Jones vuole cercare di avvicinarsi ai gusti di un pubblico più giovane, quello dei suoi coetanei, che finora è stato una parte minoritaria del suo pubblico. La stessa cantante ha dichiarato al Wall Street Journal che le piacerebbe «che la gente non pensasse alla mia musica come a quella delle loro nonne», confermando le parole di Hochkeppel.

John Jurgensen del WSJ scrive che in questo nuovo album Norah Jones ha abbandonato lo stile jazzeggiante e la predominanza delle melodie pop di pianoforte dell’esordio per musiche più di atmosfera e ritmi più incalzanti di chitarra elettrica. Norah Jones ha scritto tutte le 12 tracce che compongono l’album, lavorando per un mese intero in stretta collaborazione con il musicista americano Danger Mouse (Brian Burton), che negli ultimi anni ha lavorato anche con i Gorillaz, Beck e U2.

La trasformazione tentata da Norah Jones non riguarda soltanto la linea ritmica e melodica. Anche la copertina di Little Broken Hearts segna uno scarto rispetto agli altri 4 album di Norah Jones. Si tratta di una copertina ispirata, come dice Jurgensen, alla locandina di un film del regista Russ Meyer del 1965, intitolato Mudhoney.

foto: Michael Loccisano/Getty Images for The Webby Awards

Continua sul Post