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  • Venerdì 13 aprile 2012

Ann Romney, casalinga

Il dibattito sull'opportunità delle donne di lavorare o restare a casa è stato ieri il tema della campagna elettorale negli Stati Uniti, e sono intervenuti anche presidente e first lady

In this photo taken March 20, 2012, Republican presidential candidate, former Massachusetts Gov. Mitt Romney and his wife Ann wave as they leave at an election night rally in Schaumburg, Ill., after winning the Illinois Primary. Romney is starting to sharpen his appeal to women voters, acutely aware as he pivots towards the general election that he'll need to narrow President Barack Obama's commanding lead among that critical group to beat him. (AP Photo/Nam Y. Huh)
In this photo taken March 20, 2012, Republican presidential candidate, former Massachusetts Gov. Mitt Romney and his wife Ann wave as they leave at an election night rally in Schaumburg, Ill., after winning the Illinois Primary. Romney is starting to sharpen his appeal to women voters, acutely aware as he pivots towards the general election that he'll need to narrow President Barack Obama's commanding lead among that critical group to beat him. (AP Photo/Nam Y. Huh)

Il vecchio dibattito sull’opportunità delle donne di lavorare o restare a casa ad allevare i figli è stato ieri l’argomento principale della campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti e della stampa statunitense.

Il tema è stato tirato in ballo mercoledì sera da Hilary Rosen, consulente politica di orientamento democratico e commentatrice della CNN. Durante il programma AC360, Rosen aveva criticato Mitt Romney per aver presentato la moglie Ann come guida ai problemi e alle preoccupazioni economiche delle donne.

«Mitt Romney va in giro per il Paese dicendo “Beh, sapete, mia moglie mi spiega quello che davvero preoccupa le donne nelle faccende economiche e io la ascolto”. Sapete una cosa? Sua moglie non ha mai lavorato un solo giorno in vita sua».

Il commento ha provocato da subito molte polemiche: è stato visto – lo era, di fatto – un tentativo di sminuire le donne che preferiscono occuparsi della casa e dei figli rispetto alla propria carriera e ha riaperto un dibattito che nella politica americana aveva già toccato Hillary Clinton, che nel 1992 disse che anziché lavorare come avvocato «sarei potuta restare a casa a cuocere biscotti»·

Ann Romney ha 62 anni, è madre di cinque figli maschi – nati quando lei aveva dai 21 ai 30 anni – e nonna di 16 nipoti. Ha sposato Mitt Romney a vent’anni e si è laureata alla Extension School della Harvard University nel 1975. Non ha mai lavorato e ha condotto una vita agiata grazie all’enorme ricchezza del marito. Nel 1998 le venne diagnosticata la sclerosi multipla, che finora non le ha causato particolari limitazioni. È stata first lady del Massachusetts dal 2003 al 2007 e si è occupata soprattutto di fondazioni per i bambini. Nel 2008 le venne diagnosticato un cancro al seno che le è stato subito rimosso. Negli ultimi tempi si è data molto da fare nella campagna elettorale del marito, soprattutto per tentare di fargli ottenere consenso nell’elettorato femminile: secondo i sondaggi il 54 per cento delle donne voterà Obama, contro il 36 per cento di Romney. Poco dopo la critica di Rosen, Ann Romney ha aperto un account su Twitter e scritto che «Ho scelto di stare a casa e tirar su cinque figli. Vi assicuro che è stata dura».

Giovedì Ann Romney è apparsa su Fox News spiegando che «Mitt mi ha detto più volte “Ann il tuo lavoro è più importante del mio, il tuo durerà per sempre e procurerà felicità per sempre”».

I repubblicani hanno cercato di trasformare subito la critica di Rosen in un attacco dei Democratici alle casalinghe e alle mamme americane, sottolineando anche i legami di Rosen con il Partito Democratico e arrivando a dire che era stata pagata appositamente da Barack Obama. Lo staff di Romney ha anche inviato ai suoi sostenitori un’email intitolata «Guerra alle mamme» chiedendo sei dollari in cambio di un adesivo con scritto «Le mamme guidano l’economia». Il testo dell’email diceva: «Se sei una madre che sta a casa i Democratici hanno un messaggio per te: non hai mai lavorato un giorno in vita tua. L’America merita un presidente che ci tiene insieme, non che ci mette l’uno contro l’altro».

I consulenti politici di Barack Obama si sono affrettati a prendere le distanze dalla posizione di Rosen e a sottolineare che questa non ricopre alcun ruolo nella campagna elettorale o nel partito. Il principale consigliere di Obama, David Axelrod, ha scritto su Twitter: «Sono contrariato dai commenti di Hilary Rosen su Ann Romney. Erano fuori luogo e offensivi»

Nella polemica è intervenuta anche Michelle Obama, che ha scritto personalmente su Twitter (come indicato dalla sigla MO alla fine del messaggio): «Tutte le madri lavorano duro e ogni donna dev’essere rispettata».

In un’intervista il presidente Obama ha spiegato che sua moglie, pur essendo una donna che lavora, ha passato alcuni periodi a occuparsi solo della casa e dei figli, e ha ribadito che «non c’è lavoro più duro che fare la mamma».

Rosen, che ha 53 anni e due gemelle adottate con la ex compagna Elizabeth Birch, ha cercato di risolvere la questione e chiarire meglio la sua posizione: «Il mio punto è che Romney la smetta di dire che sua moglie è la sua guida nei problemi economici delle donne. Lei non ne ha nessuno».

Rosen ha spiegato sulla CNN che il punto non è se Ann Romney o un’altra donna che se lo può permettere faccia bene a restare a casa coi figli: «il punto è che la maggior parte delle donne americane non può permettersi questa scelta». Rosen ha anche scritto un articolo sullo Huffington Post – giornale per cui diresse la redazione politica durante la campagna elettorale del 2008 – in cui ribadisce di non avere nulla contro Ann Romney: «Sembra una signora gentile che ha tirato su ragazzi gentili, ha combattuto con la malattia e ne sopporta le conseguenze con grazia e dignità». Alla fine Rosen si è scusata dicendo:

«Come madre so che allevare i figli è il lavoro più difficile. Da esperto so che le mie parole dell’altra sera alla CNN sono state scelte male. Per me, in quanto socia di un’azienda piena di donne che lavorano quanto le madri che stanno a casa – e tutte con figli – le pari opportunità non sono solo un argomento di dibattito. È un problema che vivo giorno per giorno. Mi scuso con Ann Romney e con chiunque si sia offeso».

Foto: AP Photo/Nam Y. Huh