Altri 13 milioni di spese sospette da parte di Lusi

I legali della Margherita hanno depositato una relazione sui bilanci del partito che accusa ancora l'ex tesoriere

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse
29-02-2012 Roma
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Nella foto: l'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi
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Senate - decree law on competition
In the picture: Luigi Lusi
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Luigi Lusi è l’ex tesoriere della Margherita e dal 31 gennaio è indagato dalla procura di Roma per appropriazione indebita, con l’accusa di aver sottratto 13 milioni di euro dal conto corrente del partito, su cui aveva diritto di operare insieme all’ex presidente Francesco Rutelli. Oggi, i legali della Margherita hanno consegnato agli inquirenti della Procura di Roma la consulenza tecnica della società KPMG, da cui risulterebbero spese sospette per altri 13 milioni di euro, oltre a quelli già documentati e riferiti al periodo 2007-2011.

La relazione di 5 pagine della società di consulenza su «operazioni per gli anni dal 2001 fino al 2007 porta a evidenziare una somma stimata in circa euro 13 milioni per i quali ad oggi, in attesa che si esauriscano le attività di verifica dell’Autorità Giudiziaria e della Banca d’Italia, non sono state eseguite ulteriori verifiche».

«Non è possibile identificare il criterio secondo cui è stata operata la ripartizione tra i diversi conti: si può desumere che il criterio ‘casuale’ adottato fosse teso unicamente a diluire gli importi rilevanti tra diverse voci di costo al fine di rendere meno agevole la loro identificazione».

Tra le 22 voci di contabilità in cui erano ripartite le somme risultano ad esempio oltre 800mila euro di spese solo per il 2011 registrate nella contabilità «senza alcun documento a supporto della spesa sostenuta»: «Dall’esame della situazione contabile dell’esercizio 2011 risultano spese per viaggi e trasferte elettorali pari ad euro 869.428 che si riferiscono a centinaia di assegni di piccolo taglio (inferiori ai 12mila euro) emessi dal tesoriere sul conto corrente acceso presso Bnl».

Tra i costi non giustificati nella relazione si legge: «A titolo esemplificativo il protocollo n.980 del 4 aprile 2008 relativo ad una raccomandata di 3,40 euro, il cui supporto cartaceo è correttamente archiviato a fronte dell’originale registrazione, ad oggi risulta correlativo ad uscite finanziarie in pari data tramite assegni bancari cosiddetti liberi per complessivi 630.300,00 euro, la cui contropartita è imputata a varie voci di conto economico con la seguente causale: rilevato addebito su Bnl per pagamento trasferte mese aprile personale dipendente e collaboratori e spese affissione manifesti».

Prima del 2011 risultano anche le spese sulle «indennità chilometriche» di una macchina (una Lancia Thesis) «di cui non è ad oggi nota la proprietà, i cui giustificativi presentano diverse anomalie». Nel gennaio 2008 l’auto ha percorso 47 mila chilometri per un rimborso di 69 mila euro. Secondo i consulenti «il calcolo prende a riferimento le tabelle Aci nell’importo massimo previsto (euro 1,4688 a km) corrispondente all’utilizzo dell’autovettura di riferimento con una percorrenza di 5mila km l’anno (quando in soli 15 giorni si rimborsano oltre 6mila chilometri)».