• Mondo
  • Domenica 8 aprile 2012

Le elezioni ad Aceh

Le foto dell'unica regione dell'Indonesia dove vige la sharia che oggi eleggerà il suo nuovo governatore

Aceh è una regione a statuto speciale che si trova nel nord dell’Isola di Sumatra ed è l’unica regione dell’intera Indonesia dove viene applicata la sharia, la legge islamica. Oggi ad Aceh si vota per scegliere il governatore della regione: è la seconda volta che si vota dal 2005, quando è finita la guerra trentennale che ha visto scontrarsi le forze indipendentiste della regione contro il governo centrale indonesiano, così come è la seconda volta che si vota dalla tragedia dello tsunami che nel 2004 colpì duramente Aceh, causando circa 150mila morti nella regione.

Quando si votò per la prima volta, nel 2006, vinse Irwandi Yusuf, veterinario di 52 anni con un passato nel cosiddetto GAM (dall’indonesiano “Gerakan Aceh Merdeka”), ossia il Movimento per l’Aceh libero. Yusuf nella circostanza si presentò da indipendente e fu lui a fare applicare la sharia nella regione. Il nuovo governo ha così imposto nella regione il divieto della vendita di alcol e del gioco d’azzardo. In alcune province alle donne non è permesso indossare pantaloni, mentre in tutta la regione si discute da tempo sulla pena da infliggere agli adulteri, se la lapidazione o la fustigazione.

Irwandi Yusuf, che secondo i media locali parte da favorito, spera di vincere e di aggiudicarsi un secondo mandato. Ma ci sono altri quattro candidati in lizza per il posto di governatore, tra cui Zaini Abdullah, anche lui ex membro del GAM, Tengku Ahmad Tajuddin, insegnante in una scuola coranica, e Darni Daud, il rettore dell’università Syiah Kuala di Aceh. Alcuni degli avversari di Yusuf vorrebbero che la sharia venisse applicata molto più duramente di quanto abbia fatto fino a ora l’attuale governatore: la vittoria di uno di loro alle elezioni preoccuperebbe non poco le autorità di Giacarta.

Irwandi Yusuf può contare sul fatto che la popolazione di Aceh ha visto migliorare in maniera sensibile la propria vita negli ultimi anni. Da quando lo tsunami del 2004 ha distrutto la regione uccidendo circa 150mila persone, sull’isola c’è stato un periodo di pace per la prima volta dopo trent’anni di scontri e allo stesso tempo sono anche arrivati diversi investimenti stranieri. Conseguentemente, sono state ricostruite case, scuole, moschee e sono spuntate nuove infrastrutture turistiche.

Tuttavia, secondo alcuni sondaggi del quotidiano Straits Times di Singapore, in testa potrebbe non esserci Irwandi Yusuf, bensì Zaini Abdullah, anche lui ex militante del GAM. Tra i sostenitori dei due candidati ci sono stati duri scontri negli ultimi mesi. Un motivo in più, secondo diversi osservatori, per temere che, dopo le elezioni di oggi, la pace tra le varie fazioni possa essere in pericolo. Proprio per questo le autorità indonesiane hanno inviato nella regione 8mila poliziotti e quasi 2mila militari per la sicurezza.

foto: ADEK BERRY/AFP/Getty Images