• Mondo
  • Domenica 18 marzo 2012

Le proteste davanti alla TV russa

Le foto della manifestazione contro un documentario trasmesso da NTV, di proprietà della Gazprom, che mostrerebbe persone pagate per manifestare contro Putin

Proteste NTV (Alexey SAZONOV/AFP/Getty Images)
Proteste NTV (Alexey SAZONOV/AFP/Getty Images)

Oggi a Mosca alcune centinaia di persone hanno manifestato davanti alla torre Ostankino, la sede del canale tv nazionale NTV. Circa cento sono state arrestate. La protesta è stata indetta dopo un documentario andato in onda qualche giorno fa su NTV, dal titolo “Anatomia di una protesta”, in cui l’opposizione russa viene accusata di pagare i manifestanti che hanno protestato nelle ultime settimane contro i brogli elettorali nelle ultime elezioni parlamentari e nelle successive elezioni presidenziali, vinte rispettivamente dal partito Russia Unita e dal suo leader, Vladimir Putin.

In una scena, il documentario mostra decine di persone, identificate come manifestanti, che vicino a una stazione della metropolitana di Mosca riceverebbero 1000 rubli (poco meno di 30 euro) da un organizzatore, prima della manifestazione del 26 febbraio scorso (la scena è al minuto 14 del video qui sotto). Nel documentario Alexei Navalny, un blogger e attivista celebre per la sua dura opposizione a Vladimir Putin e al suo partito, viene accusato di dire falsità e soprattutto di aver avuto “guardie del corpo che picchiano i giornalisti”.

Il documentario ha provocato la protesta prima su Facebook e Twitter, poi di fronte alla sede di NTV. Qui centinaia di persone, protestando contro le accuse contenute nel video, hanno urlato “vergogna” e hanno appoggiato fiori in segno di lutto davanti all’ingresso dell’edificio di NTV. Alla protesta, a cui hanno partecipato anche alcuni leader delle opposizioni come Boris Nemtsov e Sergei Udaltsov, molti manifestanti hanno indossato nastri bianchi, il simbolo degli oppositori di Putin. Secondo i media russi, almeno cento manifestanti sarebbero stati fermati dalla polizia.

NTV è uno dei canali televisivi più popolari in Russia. Lanciata nel 1993, è formalmente una rete privata, anche se la proprietà appartiene a Gazprom: la più grande società russa e il maggiore estrattore al mondo di gas naturale, che è controllata dallo stato russo. Non è la prima volta che NTV trasmette documentari o filmati molto critici nei confronti degli oppositori di Putin, che in passato erano stati accusati dalla stessa rete di essere pagati da “spie straniere”. Stavolta il documentario ha però ricevuto moltissime critiche, anche da parte di giornalisti di NTV stessa o comunque considerati vicini a Putin come Valery Fadeyev. Nonostante le numerose proteste, NTV ha comunque deciso di mandare in replica questa sera il documentario.

foto: Alexey SAZONOV/AFP/Getty Images