I guai dell’Auditorium di Ravello

Giovanni Valentini racconta dell'edificio progettato dall'architetto brasiliano Oscar Niemeyer e mai utilizzato, "una storia di straordinario malcostume meridionale"

A detail of Ravello's Auditorium Oscar Niemeyer the day of its official inauguration on January 29, 2009. After ten years of controversy, the auditorium, designed by Brazilian architect Oscar Niemeyer opens in the southern Italian town of Ravello on the Amalfi coast. AFP PHOTO / ROBERTO SALOMONE TO GO WITH AFP STORY BY KELLY VELASQUEZ (Photo credit should read ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images)
A detail of Ravello's Auditorium Oscar Niemeyer the day of its official inauguration on January 29, 2009. After ten years of controversy, the auditorium, designed by Brazilian architect Oscar Niemeyer opens in the southern Italian town of Ravello on the Amalfi coast. AFP PHOTO / ROBERTO SALOMONE TO GO WITH AFP STORY BY KELLY VELASQUEZ (Photo credit should read ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images)

Giovanni Valentini ha raccontato su Repubblica di oggi le nuove vicissitudini dell’Auditorium di Ravello, progettato dal grande architetto brasiliano Oscar Niemeyer e dopo lunghe e faticose vicende inaugurato il 29 gennaio 2010: e da allora rimasto chiuso praticamente sempre.

Questa è una storia – al limite dell’inverosimile – di straordinario malcostume meridionale. Di sprechi finanziari a carico dell’Unione europea. Di degrado culturale e ambientale, a danno di una comunità locale e dell’intera economia nazionale. Un paradigma, insomma, di quell’Italia dissoluta che – in particolare al Sud – non funziona e fa di tutto per non funzionare.

Parliamo dell’Auditorium di Ravello, la “perla” della Costiera amalfitana, città della musica e sede di un Festival internazionale che d’estate richiama turisti e appassionati da tutto il mondo. Un’opera architettonica spettacolare, realizzata su progetto del celebre architetto brasiliano Oscar Niemeyer che volle donarlo al Comune, in virtù dell’amicizia personale con il sociologo Domenico De Masi, da lui stesso delegato a supervisionare e controllare il complesso come tutore morale del suo “stato di manutenzione e di estetica”. Destinato nelle intenzioni a prolungare la stagione musicale e turistica oltre i mesi estivi; inaugurato ufficialmente il 29 gennaio 2010, con un concerto dell’orchestra e del coro del Teatro San Carlo di Napoli, da allora però l’Auditorium è rimasto praticamente chiuso. Ormai è ridotto a ospitare sporadicamente concerti bandistici, spettacoli di modesta qualità e nel fine settimana addirittura un cinematografo. Il suo stato di abbandono e degrado è visibile anche dall’esterno. E per sovrappiù, intorno all’opera infuria adesso una nuova faida: la Fondazione presieduta dall’ex ministro Renato Brunetta, che qui ha una casa di vacanze e qui s’è sposato nel luglio scorso, pretenderebbe di acquisire la strutturaa titolo gratuito – e quindi illegalmente – dal Comune di Ravello che ne ha la proprietà e per legge non può alienarla.

(Continua a leggere sul blog di Manuela Ghizzoni)

I 104 anni di Oscar Niemeyer, Storia e foto dell’architetto che si è inventato Brasilia, palazzi che sembrano astronavi e la Mondadori di Segrate

Che fine ha fatto l’Auditorium di Ravello? Semplice: il comune ha cambiato maggioranza