• Mondo
  • Domenica 19 febbraio 2012

L’Egitto rimanda la decisione sulla data delle elezioni presidenziali

Le autorità hanno detto di avere "problemi con il voto all'estero" ma si parla di lotte di potere nella giunta militare

(Carsten Koall/Getty Images)
(Carsten Koall/Getty Images)

La Commissione elettorale egiziana non ha annunciato, come invece era previsto, la data delle prossime elezioni presidenziali. Il motivo, stando a quanto dicono le autorità, sarebbe legato alla raccolta dei voti all’estero durante le elezioni legislative, per il quale ci sarebbero ancora dei problemi. Il corrispondente della BBC al Cairo, Jon Leyne, ha detto che in realtà il ritardo potrebbe essere la conseguenza della continua lotta al potere tra i militari che di fatto governano l’Egitto dopo la caduta dell’ex dittatore Hosni Mubarak, e che non avrebbero ancora raggiunto un accordo sulla data precisa del voto. Alcune settimane fa, dopo i recenti scontri tra manifestanti e polizia al Cairo e in altre città, era anche circolata l’ipotesi che le elezioni potessero essere anticipate. Ora, invece, potrebbero essere posticipate.

La Commissione ha fatto sapere che le candidature per le presidenziali dovranno comunque essere presentate entro il 10 marzo, come previsto precedentemente, e ha assicurato che prima di quella data verrà comunicato il calendario ufficiale del voto. Come previsto dal referendum costituzionale approvato lo scorso marzo, il presidente eletto avrà un mandato di quattro anni, mentre il limite massimo di mandati consecutivi sarà due. In Egitto sono ancora in corso le elezioni per la Camera Alta, la Shura (termineranno il 22 febbraio), mentre quelle per la Camera bassa si sono chiuse l’11 gennaio 2012 dopo un lunghissimo processo elettorale e hanno visto la vittoria di Giustizia e Libertà, il partito politico del movimento islamista dei Fratelli Musulmani.

foto: Carsten Koall/Getty Images