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  • Giovedì 16 febbraio 2012

I matrimoni gay in Maryland

Una proposta di legge sta per essere votata e i democratici stanno cercando di portare dalla loro parte un gruppo sociale numeroso e scettico: i neri

NEW YORK, NY - JULY 26: Ruth Johansen Diaz and Evelyn Johansen Diaz hold hands during their wedding ceremony in Washington Square Park on July 26, 2011 in New York City. Same-sex couples were married for free today in Washington Square Park; July 24 was the first day gay couples were allowed to legally marry in New York state. (Photo by Mario Tama/Getty Images)
NEW YORK, NY - JULY 26: Ruth Johansen Diaz and Evelyn Johansen Diaz hold hands during their wedding ceremony in Washington Square Park on July 26, 2011 in New York City. Same-sex couples were married for free today in Washington Square Park; July 24 was the first day gay couples were allowed to legally marry in New York state. (Photo by Mario Tama/Getty Images)

Questa settimana il Congresso dello stato americano del Maryland si esprimerà su una legge volta ad allargare l’istituto del matrimonio alle persone dello stesso sesso, come fatto già da sette altri stati americani (l’ultimo quello di Washington, la settimana scorsa). La proposta di legge ha il sostegno del governatore dello stato, il democratico Martin O’Malley, e sarà sottoposta innanzitutto alla Camera, dove avrà bisogno di almeno 71 voti favorevoli.

Per il momento i 71 voti non ci sono. I democratici hanno 98 voti, ma almeno 30 di loro sono ancora indecisi. Tra i repubblicani, soltanto in due sostengono la legge. Ieri il repubblicano Patrick Hogan, rimasto a lungo in bilico tra sì e no, ha annunciato il suo voto negativo. Altri deputati sono ancora scottati da quanto accadde l’anno scorso, quando una simile proposta di legge fu respinta ancor prima di arrivare in aula, e vogliono tenersi tutte le porte aperte fino all’ultimo momento.

Inoltre, c’è una questione che tocca da vicino i deputati democratici e i loro rapporti con la numerosa comunità afroamericana in Maryland, quasi il 30 per cento della popolazione. Persone che storicamente votano in grande maggioranza per i candidati democratici e che hanno in generale un atteggiamento scettico nei confronti della questione. Secondo un sondaggio pubblicato il 30 gennaio sul Washington Post, tra i democratici, il 71 per cento dei bianchi è a favore del matrimonio gay, mentre il 24 per cento è contrario. Tra i neri, il risultato è opposto: il 53 per cento è contrario, il 41 per cento è a favore.

Anche per questa ragione nelle scorse settimane le associazioni per i diritti degli omosessuali hanno iniziato una campagna di sensibilizzazione diretta verso i neri, approfittando della disponibilità e della complicità di attori e personaggi famosi, facendo circolare un editoriale favorevole al matrimonio gay pubblicato sul giornale The Afro e organizzando dibattiti e conversazioni tra i gruppi religiosi e nei sindacati, frequentati soprattutto da afroamericani. Il New York Times racconta che il matrimonio gay rimane un tema delicato e sensibile per un bel pezzo della comunità nera americana. «C’è una cultura diversa», ha detto Ezekiel Jackson, un attivista del posto. «Le persone gay finiscono per essere emarginate persino nelle loro famiglie». Il problema è aggravato dal fatto che la comunità nera è anche quella più religiosa, e il clero in Maryland si è schierato apertamente contro la proposta di legge. Il mese scorso un folto gruppo di pastori battisti neri ha organizzato una manifestazione di piazza contro il matrimonio gay.

foto: Mario Tama/Getty Images