Il Daily, un anno dopo

Come vanno le cose per il giornale per iPad di Murdoch lanciato un anno fa: non male

(Spencer Platt/Getty Images)
(Spencer Platt/Getty Images)

The Daily è un quotidiano solo per iPad che la News Corporation di Rupert Murdoch ha lanciato un anno fa. Il Post lo aveva visto e letto e provato e aveva avuto l’impressione che fosse un normale giornale, solo su iPad: nessuna particolare innovazione relativa al mezzo, nessuna particolare originalità dei contenuti. Negli ultimi mesi erano state diffuse anche cifre poco confortanti sulle condivisioni degli articoli del Daily sui social network e sui suoi abbonamenti. Oggi il New York Times fa un punto della situazione.

Il Daily, nato con un investimento 30 milioni di dollari e sviluppato da Murdoch e Steve Jobs, vende piuttosto bene: 100mila abbonati che pagano 99 centesimi alla settimana o 39,99 dollari all’anno, 250mila utenti unici al mese. Di questo passo il pareggio di bilancio arriverà in meno di cinque anni dalla sua nascita, che è il tempo medio per una testata cartacea negli Stati Uniti. Tra l’altro, il mercato sugli iPad in America è in continua crescita: nel 2011 28 milioni di americani hanno usato un iPad (+144 per cento rispetto al 2010) e nel 2014, secondo le stime di eMarketer, saranno circa 61 milioni.

Eppure il Daily non ha sfondato. Il problema, scrive il New York Times, è che, nonostante le belle foto e la grafica accattivante, l’applicazione sembra statica e poco aggiornata. All’inizio si bloccava anche spesso. Tra le altre cose, poi, secondo i suoi critici, non ha l’agilità di lettura tipica di un blog ma allo stesso tempo non ha neanche approfondimenti sostanziosi interessanti. E soprattutto, finora, non è diventata un punto di riferimento nel mondo dell’editoria. Nessuno scoop di rilievo, nessun articolo particolarmente interessante: niente che faccia parlare del Daily dal punto di vista giornalistico, insomma.

Un altro aspetto contraddittorio del Daily sembra essere il suo pubblico di riferimento, sul quale non sembra esserci molta chiarezza. Quando il giornale è stato lanciato ufficialmente il 2 febbraio 2011 al Guggenheim di New York, Murdoch aveva detto che il target era “il sempre più ampio segmento della popolazione istruita e sofisticata che non legge un quotidiano ma che allo stesso tempo usa i media”. Dai dati che emergono dai suoi abbonati, però, si vede che questi sono concentrati in Florida, Texas, Michigan, Nashville e Denver, mentre le città teoricamente più “sofisticate” e “istruite” come New York e Los Angeles sembrano poco attratte dal Daily. Inoltre, il direttore Jesse Angelo dice al New York Times che in realtà Murdoch gli aveva confidato che il vero obiettivo era quello di conquistare “tutti” facendo del Daily una versione “più coincisa” del popolare quotidiano americano USA Today.

Il Daily ha una redazione a Manhattan, New York, composta da circa 150 persone tra giornalisti, grafici e assistenti. Negli Stati Uniti è la terza app più renumerativa dello Apple store dopo Angry Birds e Smurfs’ Village. Il Daily è un quotidiano per tablet di 120 pagine, articoli brevi e una grande quantità di foto e video. Secondo una ricerca interna, i suoi utenti spendono in media sulla app circa 30 minuti al giorno e sono meno giovani di quanto ci si aspettasse inizialmente: la maggioranza degli abbonati, infatti, ha un’età compresa tra i 35 e i 50 anni (il 45 per cento di loro ha figli). In media gli abbonati al Daily hanno un reddito familiare annuale pari a 118mila dollari.

foto: Spencer Platt/Getty Images