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  • Martedì 7 febbraio 2012

Obama restituisce 200mila dollari di donazioni

Provenivano dalla famiglia di Pepe Cadorna, magnate dei casinò incriminato per traffico di droga e latitante in Messico

Supporters applaud as US President Barack Obama arrives to attend a campaign event in Washington, DC, on December 13, 2011. Leading Republican presidential contender Newt Gingrich and his distant rival Jon Huntsman froze out big candidate Mitt Romney with a debate on December 12 where they agreed on everything. The one-on-one debate where no one really debated was a novel twist in Gingrich's efforts to chip away at what remains of Romney's aura as the inevitable Republican candidate to challenge President Barack Obama next year, Romney wasn't even invited. AFP PHOTO/Jewel Samad (Photo credit should read JEWEL SAMAD/AFP/Getty Images)
Supporters applaud as US President Barack Obama arrives to attend a campaign event in Washington, DC, on December 13, 2011. Leading Republican presidential contender Newt Gingrich and his distant rival Jon Huntsman froze out big candidate Mitt Romney with a debate on December 12 where they agreed on everything. The one-on-one debate where no one really debated was a novel twist in Gingrich's efforts to chip away at what remains of Romney's aura as the inevitable Republican candidate to challenge President Barack Obama next year, Romney wasn't even invited. AFP PHOTO/Jewel Samad (Photo credit should read JEWEL SAMAD/AFP/Getty Images)

Gli organizzatori della campagna elettorale di Barack Obama hanno restituito più di 200mila dollari ricevuti in diverse donazioni dai fratelli e familiari di Pepe Cadorna, un magnate messicano dei casinò che era fuggito dagli Stati Uniti dopo essere stato arrestato per spaccio di droga e truffa.

Pepe Cadorna era stato arrestato in Iowa nel 1994 ma dopo aver pagato la cauzione ed essersi dichiarato colpevole per traffico di droga non si era ripresentato all’appello ed era fuggito. Da allora ha aperto numerosi casinò in Messico ed è accusato di corruzione e violenza. Secondo un documento del dipartimento di Stato diffuso da Wikileaks, nel 2009 Cadorna avrebbe cercato di organizzare l’omicidio di un uomo d’affari suo rivale e avrebbe fatto delle donazioni illecite ad alcuni politici messicani.

Lo scorso gennaio uno dei suoi fratelli, Carlos Rojas Cadorna, cercò di convincere l’ex leader del Partito Democratico dell’Iowa di ottenere dal governatore la grazia per Pepe. Lo scorso autunno Carlos e un altro fratello, Alberto, iniziarono a raccogliere denaro per la campagna elettorale di Obama e per il Partito Democratico, probabilmente per aumentare la loro influenza sull’establishment politico americano. I due fratelli – che vivono a Chicago – non avevano mai fatto donazioni politiche in passato. Carlos e Alberto hanno donato 30.800 dollari al Comitato democratico, il massimo consentito, e un importo minore a un fondo statale. Una loro sorella ha donato 13mila dollari al comitato e un altro parente dell’Illinois circa 12.600 dollari. Pepe non ha fatto alcuna donazione.

Manuel Sanchez, un avvocato di Chicago che lavora per coinvolgere i latinoamericani nell’amministrazione Obama, ha raccontato di aver conosciuto i fratelli Cadorna in un evento di raccolta fondi, ha sottolineato che gli avevano fatto una buona impressione e di non aver avuto notizie sul loro terzo fratello latitante in Messico. Lo staff della campagna elettorale ha deciso di restituire il denaro. Alcuni parenti dei Cadorna si sono lamentati della decisione sostenendo che non è giusto non accettare soldi da alcune persone per il passato criminale di un loro parente.

Pepe Cadorna è nato in Messico da una famiglia messicana ed è cresciuto in Iowa. Durante gli anni dell’università diventò presidente del Senato degli studenti e fu accusato di sperperarne il denaro. Nel 1990 fu arrestato per truffa e condannato a cinque anni in carcere e in New Mexico fu arrestato per aver trafficato marijuana lungo il confine. Dopo essere fuggito in Messico, nel 1998 un giudice fece archiviare le accuse per droga del 1994. Da molto tempo Pepe Cadorna sta cercando di ritornare negli Stati Uniti: negli ultimi quattro anni i suoi avvocati hanno cercato per ben due volte di ottenere la grazia dal governatore dell’Iowa, dove c’è ancora un mandato di arresto contro di lui per violazione della libertà vigilata.

Foto: JEWEL SAMAD/AFP/Getty Images