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  • Sabato 7 gennaio 2012

Il film di Kathryn Bigelow su Bin Laden

Non ha ancora un nome, ma il Pentagono ha già aperto un'inchiesta per via di alcune informazioni molto riservate che il Dipartimento avrebbe passato alla regista

Kathryn Bigelow con Mark Boal (Photo by Alberto E. Rodriguez/Getty Images for DGA)
Kathryn Bigelow con Mark Boal (Photo by Alberto E. Rodriguez/Getty Images for DGA)

Il Dipartimento della Difesa statunitense ha aperto un’inchiesta in merito ad alcune presunte informazioni segrete passate dallo stesso dipartimento alla regista Kathryn Bigelow e al suo compagno, lo sceneggiatore e produttore cinematografico Mark Boal, per il loro prossimo film sull’uccisione di Osama bin Laden. A rivelarlo è il deputato repubblicano statunitense Peter King, che è a capo della Commissione Sicurezza Interna della Camera dei Rappresentanti. King ha reso pubblica una lettera inviatagli nel dicembre scorso dal Pentagono in cui si dice che l’Ispettore generale della Difesa «indagherà sulle informazioni che il Dipartimento della Difesa ha fornito ai due cineasti».

Secondo King, i registi avrebbero ottenuto informazioni riservate riguardo alla morte di Bin Laden, tanto da mettere in pericolo le vite dei Navy Seals (le forze speciali statunitensi che il 1 maggio 2011 ad Abbottabad, in Pakistan, hanno ucciso il capo di al-Qaida) e delle loro famiglie. Secondo la ricostruzione di King, Boal e Bigelow avrebbero ottenuto da alti esponenti del Pentagono informazioni come i nomi e gli indirizzi di collaboratori del Dipartimento e soprattutto di alcuni militari delle forze speciali, contattati dai registi per ricostruire nei minimi dettagli l’azione che ha portato all’uccisione di Bin Laden. La Casa Bianca ha seccamente smentito queste ricostruzioni definite «ridicole».

Un’altra prova, secondo la lettura di King, dei rapporti troppo “spinti” tra alcuni funzionari del Pentagono e la produzione del film sarebbe un’altra lettera da lui resa nota, stavolta risalente all’ottobre scorso e inviata dalla Cia, in cui si dice che l’azienda di spionaggio avrebbe rivisto in futuro «i suoi rapporti con l’industria dello spettacolo».

Le accuse di King sarebbero supportate dai sospetti sui legami, per alcuni un po’ troppo stretti, tra Casa Bianca, registi e distributori del film, che oggi non ha ancora un nome ufficiale. In un primo momento, la data di uscita del film era prevista pochi giorni prima delle prossime elezioni presidenziali statunitensi, che si terranno il 6 novembre 2012. Secondo i repubblicani, la scelta di tempi avrebbe voluto favorire il presidente uscente Barack Obama. Il film, che è di produzione indipendente, sarà distribuito dalla Sony. Negli Stati Uniti: il presidente della Sony Pictures, Michael Lynton, è un famoso sostenitore di Barack Obama e del partito democratico, per i quali ha organizzato eventi di raccolta fondi per le campagne elettorali. Dopo le critiche, la Sony ha deciso di ritardare la data di uscita del film, ora prevista per il 19 dicembre 2012.

Secondo il New York Times, le riprese del film, che dovrebbero iniziare a febbraio, non verranno bloccate dall’inchiesta interna al Pentagono. Dopo il successo agli Oscar 2010 con il film The Hurt Locker sulla guerra in Iraq, Bigelow sta lavorando insieme a Boal al progetto di un film sulla caccia a Osama bin Laden già da molti mesi, e la trama è stata modificata dopo il raid di Abbottabad. Il cast dovrebbe essere formato, tra gli altri, dagli attori Joel Edgerton, Jessica Chastain, Edgar Ramirez e Mark Strong.

Nella foto: Kathryn Bigelow con Mark Boal (Photo by Alberto E. Rodriguez/Getty Images for DGA)