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  • Mercoledì 4 gennaio 2012

La Cina taglia i programmi TV di intrattenimento

Il governo bonifica i palinsesti allo scopo di promuovere "i valori socialisti fondamentali"

L’agenzia governativa cinese che vigila su radio, cinema e televisione ha ordinato la diminuzione dei programmi di intrattenimento sui canali televisivi satellitari del paese. A partire dal primo gennaio, il numero dei programmi di intrattenimento in prima serata sarà ridotto da 126 a 38. Un comunicato dell’agenzia, riporta la BBC, annuncia che “i canali satellitari hanno iniziato a trasmettere programmi che promuovono le virtù tradizionali e i valori fondamentali socialisti.”

La decisione non è la prima che riguarda un intento moralizzatore delle trasmissioni televisive cinesi, e fa parte di un’ondata di “correzioni” culturali che hanno l’appoggio delle massime autorità del partito comunista cinese. Lo stesso presidente cinese Hu Jintao ha pubblicato di recente un intervento su “Ricerca della verità” (il bimestrale organo di stampa ufficiale del partito comunista cinese insieme al quotidiano “Quotidiano del popolo”) in cui sottolineava l’importanza della cultura cinese per aumentare l’influenza del paese, a fianco delle questioni economiche, commerciali o geopolitiche.

La direttiva che riguardava i canali satellitari è entrata in vigore da pochi giorni ma era stata emanata a ottobre del 2011. I canali satellitari cinesi, che sono 34 e hanno spesso una base regionale, possono trasmettere solo due programmi di intrattenimento alla settimana, e un massimo di contenuti di intrattenimento giornaliero di 90 minuti nella fascia 19.30-22.00. Tra le sei del mattino e la mezzanotte i canali devono mandare in onda almeno due ore di notiziari, due dei quali, della durata di mezz’ora ciascuno, tra le 18.00 e le 23.30.

A settembre dello scorso anno il popolare talent show “Super Girl” era stato sospeso dalla censura con l’accusa di essere “troppo lungo”, poco dopo la sospensione totale delle trasmissioni per un mese per un canale satellitare, colpevole di aver mandato in onda un film televisivo con contenuti ritenuti inappropriati. Alcuni programmi molto popolari, come “Se tu sei la mia metà” (fortunatissimo in Cina, simile al nostro “Uomini e donne”) e la soap-opera Li Yuan Chun, rimarranno comunque nella programmazione di prima serata nei weekend, ha precisato l’agenzia governativa cinese.

foto: AP Photo/Elizabeth Dalziel

Tag: cina