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  • Lunedì 17 ottobre 2011

Un mese di Occupy Wall Street

Era cominciata il 17 settembre e nessuno le dava una lira

Dopo la giornata di protesta organizzata in centinaia di città sabato scorso, in molte zone degli Stati Uniti proseguono le iniziative e le manifestazioni contro il potere politico e il mondo finanziario, accusati tra le altre cose di non aver agito con misure efficaci per affrontare la crisi economica. Il movimento di Occupy Wall Street porta avanti la propria protesta da un mese e i coordinatori dicono di aver raccolto circa 300mila dollari, donati principalmente attraverso il loro sito web.

Nell’area di New York, dove tutto è cominciato, proseguono le manifestazioni di alcune decine di manifestanti. Sono raccolti a Zuccotti Park, il parco di Lower Manhattan vicino al distretto finanziario della città. Altri manifestanti si sono trovati ieri, domenica, dalle parti di Washington Square Park (Greenwich Village) e hanno occupato l’area per tutta la notte. Autorità permettendo, vogliono trovarsi lì anche nei prossimi giorni per confrontarsi sugli effetti della protesta e per studiare nuovi modi per farsi sentire.

A Seattle, nello stato di Washington, le ultime ore sono state, invece, più turbolente. Le forze dell’ordine hanno deciso di sgomberare l’accampamento in città dei manifestanti. Circa 150 tende sono state abbattute e ci sono stati anche otto arresti. L’accusa è di aver campeggiato in aree cittadine dove è vietato e in alcuni casi di avere opposto resistenza agli ufficiali di polizia.

A Denver, in Colorado, la situazione si è tranquillizzata dopo il confronto, anche duro, degli ultimi giorni con le forze dell’ordine. Tra venerdì e sabato scorsi la polizia ha arrestato 49 persone: due sono ancora sotto arresto, mentre i restanti sono stati liberati in alcuni casi dopo il pagamento di un’ammenda intorno ai mille dollari. Poche decine di manifestanti stanno proseguendo la protesta, ma come avviene per altri gruppi in giro per gli Stati Uniti faticano a esprimere una linea comune e a mettere insieme richieste specifiche.

A Chicago, dove ieri sono stati arrestati 175 manifestanti che avevano provato ad accamparsi nel Grant Park, gli organizzatori della protesta dicono di voler proseguire a oltranza. All’iniziativa partecipano meno di 150 persone, che si ritrovano giornalmente per un’assemblea in cui confrontarsi sulle proteste da mettere in pratica. Altri piccoli gruppi hanno iniziato a ritrovarsi in altre aree dell’Illinois.