• Italia
  • Domenica 16 ottobre 2011

Come sono le strade di Roma oggi

Passeggiata per le vie dove ieri volavano i sanpietrini e si incendiavano le automobili

In this picture taken Saturday, Oct. 15, 2011, people walk past murals following clashes between policemen and protesters during a protest against Belrusconi’s Government austerity package, in Rome. (AP Photo/Gregorio Borgia)

In this picture taken Saturday, Oct. 15, 2011, people walk past murals following clashes between policemen and protesters during a protest against Belrusconi’s Government austerity package, in Rome. (AP Photo/Gregorio Borgia)

Chiara Beghelli del Sole 24 Ore è stata oggi “a zonzo” nelle strade romane che ieri mezzo mondo ha visto mentre venivano devastate dalle violenze laterali alla manifestazione del “15 ottobre”, per guardare e ricostruire.

In questa domenica romana sembra tutto normale. Normale l’ottobrata che ti fa sentire spaesato davanti al guardaroba, normale il caffè dopo pranzo ordinato al tavolo, normali i genitori con il passeggino e le suore sottobraccio che camminano piano. Ma nell’aria gira una cosa non normale, qualcosa di vicino all’imbarazzo, al pudore, al disagio. Sensazione che ti accompagna se rifai il percorso dei disastri di ieri, magari al contrario, dalla fine all’inizio, come un viaggio psicanalitico per capire cosa ha innescato tutto quello che abbiamo visto.
Così, ecco Piazza San Giovanni: è stata ripulita, bene, solo agli angoli delle strade trovi tubi mettalici che ieri dovevano essere pali e appoggiate alle mura antiche, ordinatamente, tutte le transenne fisse che di solito separano la piazza dalla strada. Il prato è secco, distrutto, non ci è passato sopra solo l’inizio dell’autunno. Le cabine di solito usate per telefonare da chi aspetta l’autobus non ci sono più, le casette dei vigili accanto ai semafori sono crivellate di sassate. Paradossalmente chi se la passa meglio sono gli alberi, tutto sommato usciti indenni dalla furia che gli è passata accanto ieri, come fosse stato un temporale un po’ più forte. I turisti entrano ed escono dalla basilica, calmi e curiosi, e si fermano a dare un’occhiata alle statuine di gesso del papa sulla bancarella montata proprio davanti alla macchia nerissima di asfalto ribollito dove ieri bruciava il blindato dei carabinieri.

(continua a leggere sul sito del Sole 24 Ore)

(AP Photo/Gregorio Borgia)