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  • Mercoledì 28 settembre 2011

A che punto è Christchurch

Le foto della città neozelandese a sette mesi dal terremoto che ha ucciso 181 persone (e le scosse continuano)

XXXXX on September 28, 2011 in Christchurch, New Zealand. On February 22 this year a 6.3 magnitude earthquake struck the city of Christchurch. The quake took hundreds of lives, and seven months on, the community continues to rebuild.

XXXXX on September 28, 2011 in Christchurch, New Zealand. On February 22 this year a 6.3 magnitude earthquake struck the city of Christchurch. The quake took hundreds of lives, and seven months on, the community continues to rebuild.

Il 22 febbraio scorso, una violenta scossa di terremoto aveva colpito la città di Christchurch e la regione di Canterbury nell’Isola del sud della Nuova Zelanda. Il terremoto di magnitudo 6.3 ha causato la morte di 181 persone e ha distrutto o danneggiato molti edifici. Nei mesi successivi Christchurch è stata colpita da circa 8.000 scosse di assestamento – tra cui una ancora oggi, mercoledì 28 settembre – e il 13 giugno una scossa particolarmente forte ha causato ulteriori danni alla città.

Le autorità neozelandesi hanno stabilito che il terremoto di febbraio ha danneggiato più di 100 mila edifici e oltre 10 mila case hanno subito danni talmente gravi da richiedere la demolizione. Il Fondo Monetario Internazionale ha stimato che il costo della demolizione e della ricostruzione sarà di almeno 12 miliardi di dollari. Il centro della città è stato distrutto: il campanile della cattedrale di Christchurch è crollato, il palazzo a sei piani da cui trasmetteva il canale televisivo di Canterbury è collassato, il Grand Hotel Chancellor, di 26 piani, era sul punto di crollare ed è stato in seguito demolito. A sette mesi dal terremoto molti edifici pericolanti nel centro della città continuano a venire demoliti.

Il 17 ottobre inizieranno le udienze dell’inchiesta pubblica che ha il compito di fare chiarezza sul crollo di numerosi edifici. L’udienza si svolgerà in una chiesa appositamente adibita a questa funzione dato che gran parte degli edifici pubblici è crollata durante il sisma. Nel frattempo la Commissione per il terremoto ha pubblicato un rapporto secondo cui 40 persone sono morte per la mancanza di rinforzo nella muratura dei palazzi, e ha stabilito che circa 3.800 edifici in Nuova Zelanda devono essere rafforzati per soddisfare il 67 per cento degli standard richiesti per le nuove costruzioni. Il costo dell’operazione è di almeno 2 miliardi di dollari.

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