C’è una nuova Terra là fuori?

Il pianeta HD85512b è stato trovato dagli astronomi dell'università di Ginevra, si trova a 36 anni luce da qui ed è il corpo celeste più abitabile fino a ora conosciuto

HD85512b è un pianeta che si trova a 36 anni luce da noi (340mila miliardi di chilometri) e nonostante abbia un nome meno abbordabile della Terra sembra essere il corpo celeste più abitabile fino a ora conosciuto. Ha una massa 3,6 volte superiore rispetto a quella terrestre e orbita intorno a una stella, che si chiama HD85512, alla giusta distanza da consentire teoricamente all’acqua sulla sua superficie di esistere e di non evaporare, e quindi forse di ospitare alcune forme di vita.

Il pianeta si trova nella costellazione delle Vele, una delle tre in cui è divisa la Nave Argo, una grande costellazione ora non più riconosciuta che idealmente raffigura la nave usata da Giasone e dagli Argonauti. HD85512b ha un’orbita intorno al proprio sole che è circa un quarto di quella della Terra, questo significa che sul pianeta gli anni durano molto meno rispetto a quelli terrestri: ci vogliono appena 58 giorni per compierne uno. La distanza dalla stella è comunque ideale per rendere il pianeta abitabile, ammesso che abbia una superficie rocciosa e un’atmosfera simile alla nostra, spiegano i ricercatori dell’Università di Ginevra che hanno identificato il corpo celeste.

I presupposti sono incoraggianti, ma gli astronomi che hanno partecipato alla ricerca sono ancora molto cauti. Le condizioni per l’abitabilità sembrano esserci, ma serviranno numerose altre osservazioni con i telescopi e con nuovi punti di osservazione non ancora costruiti o mandati in orbita prima di averne una prova certa. Difficilmente sarà inviata una sonda fino alla costellazione delle Vele per capirne di più, almeno per ora, tuttavia HD85512b è al momento ai primi posti nella classifica delle zone abitabili nello spazio.

HD85512b fa parte di un insieme di circa cinquanta esopianeti, vengono chiamati così quelli che orbitano intorno a stelle diverse dal Sole, studiati dall’Osservatorio Europeo Meridionale (ESO) nel corso di otto anni di osservazioni effettuate con una serie di telescopi in Cile. Sedici di questi pianeti, spiega il New York Times, sono definiti super Terra perché sono di tipo roccioso e hanno una massa compresa tra 1,9 e 10 masse terrestri.

Gli astronomi hanno usato lo High Accuracy Radial velocity Planet Searcher (Harps) per effettuare le loro osservazioni. Si tratta di uno spettrografo molto sofisticato installato sul telescopio di 3,6 metri di diametro dell’osservatorio di La Silla in Cile. Semplificando un poco, il sistema consente di rilevare piccole variazioni e tremolii nelle stelle dovuti al passaggio dei pianeti che orbitano loro intorno. Il sistema consente di stimare con un buon grado di approssimazione la massa degli esopianeti, ma non fornisce molti altri dati. I ricercatori conoscono quindi la massa di HD85512b, ma non sanno da che materiali è composto e nemmeno le sue effettive dimensioni. Non possono nemmeno sapere se abbia un’atmosfera simile a quella terrestre. Sanno però che è un buon candidato per essere un cugino della Terra, ma serviranno molti altri studi per affermarlo con certezza.

La stella intorno cui il pianeta orbita nella costellazione delle Vele si chiama HD85512, o Gliese 370 dal nome dell’astronomo tedesco Wilhelm Gliese. La stella è arancione ed è otto volte meno luminosa del Sole. Secondo i ricercatori, se HD85512b fosse coperto per metà dalle nuvole potrebbe essere potenzialmente abitabile.