Oggi le tensioni tra Standard & Poor’s e gli Stati Uniti salgono su un nuovo livello. Il dipartimento della giustizia americano, infatti, ha deciso di aprire un’inchiesta sull’agenzia di rating, la più grande del Paese, per verificare i giudizi affidabili dati ad alcuni fondi e strumenti finanziari rivelatisi centrali nello scoppio della crisi economica del 2008. Secondo il New York Times, l’inchiesta è cominciata prima della decisione di S&P di declassare il rating degli Stati Uniti e vuole appurare se i dirigenti dell’agenzia hanno contraddetto i giudizi e le analisi dei loro dipendenti quando si trattava di dare rating positivi a strumenti finanziari poco affidabili. Durante gli anni che hanno preceduto la crisi economica, infatti, sia S&P che altre agenzie di rating hanno ottenuto profitti record consigliando l’acquisto di strumenti finanziari legati ai famigerati mutui subprime, ritenuti allora affidabili e proficui, senza prevedere il loro successivo deterioramento. Non è noto se l’inchiesta riguarda anche Moody’s e Fitch.
Nel frattempo, scrive il Wall Street Journal, alcune città americane stanno rescindendo i contratti che avevano sottoscritto con Standard&Poor’s allo scopo di avere rating e valutazioni riguardo il loro portafoglio di investimenti. Una delle città è Los Angeles, e poi ci sono la contea di Manatee in Florida e quella di San Mateo in California. Standard & Poor’s aveva declassato anche il loro rating, dopo il downgrade al debito statunitense.
– Che cosa sono le agenzie di rating
foto: Mario Tama/Getty Images
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