Baidu si mette d’accordo con le case discografiche

Il motore di ricerca cinese potrà pubblicare mezzo milione di canzoni online, pagando le major e tenendo tutto gratis per gli utenti

Baidu è il motore di ricerca più usato in Cina e oggi ha annunciato di aver raggiunto un accordo con tre delle più grandi etichette discografiche del mondo per distribuire canzoni online gratuitamente. Con questo patto le major sperano di ridurre drasticamente la pirateria in Cina, fino a ora favorita dallo stesso Baidu, che rendeva facilmente raggiungibili le canzoni da scaricare illegalmente.

L’accordo è stato stretto tra Baidu e One-Stop China, una joint venture che raggruppa Universal Music Group, Warner Music Group e Sony BMG. Il motore di ricerca si è impegnato a bloccare la ricerca e il download dei file musicali condivisi illegalmente raggiungibili dal suo sito. Il patto avrà una durata di due anni e consentirà a Baidu di mettere a disposizione dei suoi utenti mezzo milione di canzoni, cinquantamila in mandarino e cantonese. I file musicali saranno memorizzati sui server stessi del motore di ricerca e potranno essere scaricati o ascoltati in streaming gratuitamente.

Il motore di ricerca potrà inserire annunci pubblicitari per sostenere l’accordo e dovrà dare alle etichette discografiche una percentuale del ricavato da ogni canzone scaricata o riprodotta in streaming. One-Stop China potrà ricevere anche alcune percentuali derivanti dagli annunci pubblicitari pubblicati da Baidu sul proprio sito e su Ting, il suo social newtork per la musica, spiegano sul New York Times. Le due società non hanno però dato alcuna informazione sugli aspetti finanziari dell’accordo.

Con questo nuovo sistema le due società sperano di ridurre la pirateria, mantenendo comunque gratuito l’accesso alla musica. La International Federation of the Phonographic Industry, l’organizzazione che rappresenta le etichette discografiche, stima che il 99 per cento della musica online in Cina sia fino a ora frutto di condivisioni illegali, quasi tutte raggiungibili tramite Baidu. Il mercato cinese delle connessioni online sta crescendo rapidamente e la quantità di connessioni a banda larga ha ormai superato quella degli Stati Uniti. Eppure, nel 2009 i ricavi derivanti dalla distribuzione legale di musica online in Cina sono stati appena 75 milioni di dollari, una cifra minuscola se confrontata con i 4,6 miliardi di dollari generati negli Stati Uniti nel medesimo anno.

Il mercato cinese è enorme, 450 milioni di potenziali utenti online, e le major sperano di aumentare notevolmente i loro fatturati e per questo sono disposte a lasciarsi alle spalle le numerose cause legali avviate nel paese contro i sistemi che rendono possibile il download illegale della musica. L’accordo prevede, infatti, la chiusura di tutte le cause pendenti tra le etichette discografiche e Baidu. In cambio, il motore di ricerca eliminerà tutti i link diretti ai file musicali nei propri risultati, cosa che permetteva di scaricare con facilità la musica e che negli scorsi anni era stata la causa alla base di numerose azioni legali.