Le quattro novità di Google

Si potranno cercare cose usando immagini e comandi vocali, e le pagine si caricheranno più velocemente

Ieri, a San Francisco, Google ha organizzato un incontro con la stampa per annunciare alcune nuove funzionalità per rendere più semplice e veloce l’utilizzo del proprio motore di ricerca. Le novità interessano la possibilità di cercare pagine e link attraverso comandi vocali, di utilizzare le immagini al posto delle chiavi di ricerca e un nuovo sistema per rendere più rapido il caricamento delle pagine web segnalate nei risultati di Google.

Ricerca vocale
Chi utilizza uno smartphone ha già avuto la possibilità di provare la ricerca vocale di Google. Il principio alla base del sistema è semplice: un’applicazione di Google ti consente di dire a voce le parole chiave che vuoi cercare, il programma le riconosce, trascrive ciò che hai pronunciato e avvia la ricerca. Il riconoscimento vocale è solitamente accurato e ha il grande vantaggio di evitarti la fatica di digitare con i tasti del telefono quello che vuoi cercare, particolare che torna utile quando hai poco tempo o hai le mani impegnate a far altro. Il sistema permette anche di inserire chiavi di ricerca più lunghe e discorsive e per questo motivo Google ha deciso di renderlo disponibile anche per i computer e non solo per gli smartphone.

A partire dai prossimi giorni, la ricerca vocale sarà messa a disposizione della versione in inglese di Google. Per utilizzarla serviranno un computer dotato di microfono e Chrome, il browser progettato dalla società del motore di ricerca. I tempi per le versioni in altre lingue, italiano compreso, del servizio non sono stati ancora comunicati e non si sa quando e se il servizio sarà reso disponibile anche per gli altri browser. Il fatto che sia solamente per Chrome potrebbe, del resto, incentivare ulteriormente il download del browser, cosa che di certo a Google non dispiacerà.

Ricerca con immagini
Google ha deciso di portare sui personal computer anche un altro servizio nato per i cellulari: Goggles. Il sistema esiste da un paio di anni e permette di cercare le cose sul web attraverso una fotografia al posto delle parole. Scatti una foto con il cellulare del soggetto che ti interessa, sia un panorama, la foto di un’auto o di un oggetto, e il sistema la analizza offrendo poi una serie di link e siti web che riguardano quella immagine. Il servizio è abbastanza accurato, anche se a volte fallisce, e può rivelarsi utile anche sul computer quando trovi una foto di un posto e non sai più dove era stata scattata, o quando non riusciresti a usare parole chiave efficaci quanto una immagine.

A partire da oggi il sistema sarà messo progressivamente a disposizione di tutti all’interno di Google Immagini. Una nuova icona consentirà di avviare un comando per inviare al motore di ricerca l’immagine. Scaricando una estensione per Chrome o Firefox si potrà velocizzare il sistema, attivando il “drag and drop” delle immagini. In pratica basterà trascinare la foto all’interno del campo di ricerca per far partire il sistema.

Immagini istantanee
Per rendere più rapide le ricerche online, lo scorso anno quelli di Google avevano lanciato Instant, un servizio che consente di caricare la pagina con i risultati della ricerca man mano che la stai effettuando. Ora questo principio è stato applicato anche a Google Immagini. Mentre inserisci il testo della fotografia che stai cercando, Google inizia a proporti una serie di risultati, che si affinano man mano che inserisci nuovi dettagli. Il sistema velocizza la ricerca delle immagini e uniforma il sistema a quello della tradizionale pagina dei risultati.

Pagine istantanee
Il passaggio dalla pagina dei risultati del motore di ricerca alla pagina che ti interessava trovare richiede spesso diversi secondi. In media ce ne vogliono cinque per completare l’intero passaggio e, se si moltiplica questo numero per la quantità di pagine che apriamo mediamente in una giornata, ci rendiamo conto di quanto tempo possiamo perdere in attesa che il browser e la connessione facciano il loro dovere. Per velocizzare le cose, Google ha deciso di applicare il concetto di Instant anche ai contenuti linkati nelle proprie pagine dei risultati.

Il sistema funziona così: inserisci una chiave di ricerca, Google ti dà i risultati e sulla base delle parole che hai inserito valuta quante sia probabile che il tuo clic vada a finire sul primo link proposto nella pagina dei risultati. Se la probabilità è alta, il sistema inizia già a caricare la pagina corrispondente a quel link, anche se non ci hai ancora cliccato sopra. Questo consente di velocizzare il caricamento delle pagine e di ottenere più in fretta il risultato che cercavi. La nuova funzione sarà disponibile, almeno all’inizio, solo con Chrome.