La morte di Fazul Abdullah Mohammed
Il terrorista è stato ucciso in Somalia, aveva partecipato agli attentati di al Qaida alle ambasciate statunitensi in Africa
Aggiornamento delle 19:05
Il Segretario di stato degli Stati Uniti, Hillary Clinton, ha confermato ufficialmente la morte di Abdullah.
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Fazul Abdullah Mohammed, uno dei principali sospettati per gli attentati alle ambasciate statunitensi del 1998 in Kenya e Tanzania è stato ucciso in Somalia. La notizia è stata da poco diffusa e si attendono ora le conferme ufficiali. L’uccisione del terrorista e sospetto membro di al Qaida sarebbe avvenuta mercoledì scorso a un posto di blocco a una ventina di chilometri dalla capitale Mogadiscio. Le truppe governative avrebbero sparato ad Abdullah e a un’altra persona che lo stava accompagnando. I test del DNA, che pare siano già in corso, consentiranno di dare la conferma ufficiale sulla morte del terrorista.
Abdullah era uno degli uomini più ricercati in Africa ed era accusato di aver partecipato agli attentati che nel 1998 uccisero 220 persone e ne ferirono almeno cinquemila, spiegano sul sito della BBC. Il Federal Bureau of Investigation (FBI) aveva messo una taglia di cinque milioni di dollari sulla sua testa.
La notizia della sua uccisione è stata comunicata dalle autorità somale all’agenzia di stampa AFP. «Le nostre forze hanno sparato contro due uomini che si erano rifiutati di fermarsi al posto di blocco. Hanno cercato di difendersi, ma sono stati accerchiati dai nostri uomini. Abbiamo preso i loro documenti, uno dei quali era un passaporto estero» ha spiegato Abdikarim Yusuf, un comandante delle forze governative di transizione somale. I due avevano con sé anche dei medicinali, alcuni telefoni cellulari e dei computer portatili. Pare che Abdullah avesse anche 40mila dollari in contanti con sé e un passaporto sudafricano intestato a Daniel Robinson, probabilmente una copertura. Il passaporto era stato emesso il 13 aprile del 2009 e, stando ai timbri e ai visti sulle sue pagine, Abdullah era stato in Sudafrica fino al 19 marzo 2011, quando aveva deciso di spostarsi verso la Tanzania.
Un funzionario della sicurezza nazionale della Somalia ha confermato che gli accertamenti hanno consentito di risalire all’effettiva identità dell’uomo. Le fotografie del terrorista, da poco diffuse dalla AFP, mostrano inoltre una notevole rassomiglianza con le foto pubblicate dall’FBI. I corpi dei due uomini sono stati anche analizzati da alcuni funzionari degli Stati Uniti per l’identificazione. L’ambasciata statunitense in Kenya ha dichiarato che darà nuove informazioni non appena avrà verificato la notizia.
Abdullah era ritenuto responsabile non solo degli attacchi del 1998, ma anche di un altro attentato terroristico in un villaggio vacanze in Kenya nel 2002 che causò la morte di tredici persone. Gli attentatori lanciarono anche due missili contro un aereo di linea israeliano, mancando il bersaglio. Nel 2007, gli Stati Uniti lanciarono un raid aereo contro il villagio di Hayo nel sud della Somalia dove ritenevano si fosse rifugiato Abdullah, che sopravvisse all’attacco.