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Il PlayBook è un passo falso?

Wall Street Journal e Slate si chiedono se il produttore dei BlackBerry abbia toppato sul tablet

Walt Mossberg, il temuto giornalista esperto di tecnologia del Wall Street Journal, ha provato per cinque giorni il nuovo BlackBerry PlayBook, il primo tablet prodotto da RIM che sarà in commercio negli Stati Uniti e in Canada a partire da domani. Il nuovo dispositivo, presentato per la prima volta verso la fine dello scorso settembre, sembra essere promettente, ma difficilmente metterà in difficoltà Apple che ha da poco messo sul mercato la seconda versione del suo iPad e che per ora controlla con un ampio vantaggio il mercato dei tablet.

Questa prima edizione del PlayBook non si collega alla rete cellulare e manca di alcune applicazioni basilari predefinite come quelle per la posta, la rubrica, il calendario, le note e persino per BlackBerry Messenger, la famosa chat realizzata da RIM. Per avere queste funzionalità con il tuo PlayBook da 500 dollari, devi usarlo in prossimità di un BlackBerry attraverso una connessione senza fili basata sul Bluetooth. Quando questo collegamento viene effettuato, queste applicazioni fondamentali compaiono sullo schermo del PlayBook, attraverso un sistema chiamato Bridge.

Il problema, spiega Mossberg, è che basta allontanarsi dalla portata del proprio BlackBerry o subire un blocco della connessione per ritrovarsi senza programmi per la posta e rubrica sul nuovo tablet. Quando non ha il tuo BlackBerry nelle vicinanze, collegato con Bridge, le icone per queste applicazioni diventano grigie e non più accessibili. Non puoi quindi accedere alle email che hai sincronizzato e nemmeno agli appunti sul tuo calendario, salvo non riattivare la connessione col tuo BlackBerry.

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Per come è stata sviluppata questa prima versione, il nuovo PlayBook è sostanzialmente un compagno fisso dei BlackBerry. In loro assenza, perde molte funzionalità che gli utenti sono ormai abituati a trovare sugli iPad o sui tablet che utilizzano Android, il sistema operativo di Google, come il Galaxy di Samsung. Questa impostazione si potrebbe rivelare utile per i professionisti, ma meno per i singoli consumatori e in generale per chi possiede uno smartphone diverso dai BlackBerry. Se non hai un cellulare RIM, per poter accedere alla posta, alla rubrica o al calendario devi usare il browser del tablet, oppure sperare che il tuo gestore della posta elettronica (Google, Yahoo o chi altro) realizzi una propria applicazione per PlayBook.

Il PlayBook costerà come gli iPad di Apple con WiFi, iniziano con un prezzo base di 499 dollari con 16 gigabyte di memoria, anche se con uno schermo che, con 7 pollici, offre meno della metà dello spazio dell’iPad. RIM dice di essere al lavoro per aggiungere la connettività cellulare, le email, la rubrica, il calendario e altre funzionalità fondamentali che per ora mancano al PlayBook nel corso dell’estate, attraverso aggiornamenti del software. Ma fino ad allora, non posso consigliare di prendere un PlayBook come un tablet a sé, a parte per chi ha sempre con sé il proprio BlackBerry.

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