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  • Martedì 5 aprile 2011

Le foto dell’aereo sul fondo dell’oceano

Le immagini del relitto dell'Airbus francese precipitato nel 2009 sono state mostrate ieri

A picture taken on April 4, 2011 in Le Bourget, outside Paris, during a press conference by France's Bureau of Investigation and Analysis (BEA), shows undersea images of the crashed landing gear of the Airbus A330 that crashed in the Atlantic on June 1, 2009 en route from Rio de Janeiro to Paris, killing all 228 passengers. Salvage operations could begin within a month to recover passengers' bodies and the wreckrage of the Air France jet. AFP PHOTO PATRICK KOVARIK (Photo credit should read PATRICK KOVARIK/AFP/Getty Images)
A picture taken on April 4, 2011 in Le Bourget, outside Paris, during a press conference by France's Bureau of Investigation and Analysis (BEA), shows undersea images of the crashed landing gear of the Airbus A330 that crashed in the Atlantic on June 1, 2009 en route from Rio de Janeiro to Paris, killing all 228 passengers. Salvage operations could begin within a month to recover passengers' bodies and the wreckrage of the Air France jet. AFP PHOTO PATRICK KOVARIK (Photo credit should read PATRICK KOVARIK/AFP/Getty Images)

Dopo il primo annuncio di domenica sera, l’ente francese (BEA, Ufficio di inchieste e analisi) che indaga sull’incidente aereo del giugno 2009 in cui morirono 228 persone con la scomparsa nell’oceano Atlantico di un Airbus di Air France diretto da Rio de Janeiro a Parigi, ha mostrato in una conferenza stampa le immagini dei pezzi dell’aereo individuati sul fondo marino. Finora erano state ritrovate solo poche parti del relitto galleggianti in mare e le ragioni dell’incidente non sono mai state chiarite: gli investigatori sperano di trovare la scatole nere per capire cosa sia successo negli ultimi minuti di volo dell’aereo, che era entrato in un’area di intensa tempesta.

Il direttore del BEA, Jean-Paul Troadec, si è detto ieri ottimista sull’individuazione delle scatole nere, a meno che non si siano staccate dalla loro posizione all’interno della parte posteriore della fusoliera e possano essere state disperse molto lontano dal luogo del ritrovamento. Il BEA sta prendendo contatti con le proprietà di alcune navi usate normalmente per depositare cavi sottomarini, per aiutare nel lavoro di ricerca in mare. Se non verranno identificate le scatole nere, si cercherà di recuperare le altre parti dell’aereo individuate.

L’operazione che ha portato al ritrovamento era stata avviata il mese scorso e guidata da un ente oceanografico americano, dopo i fallimenti delle ricerche precedenti, avvalendosi di sofisticati strumenti di ricerca sottomarini: è finanziata da Air France e Airbus con nove milioni di euro. “La buona notizia è che le parti del relitto sono distribuite su un’area abbastanza ridotta”, ha detto il BEA.

L’aereo era precipitato in mare al largo delle coste brasiliane il primo giugno 2009: le 228 persone a bordo erano di 32 diverse nazionalità, tra cui i gruppi maggiori erano di 72 francesi e 59 brasiliani.