I risultati delle primarie a Bologna e Napoli

A Bologna vince Virginio Merola, a Napoli tra molte polemiche Andrea Cozzolino

© Mauro Scrobogna / LaPresse
25-10-2009 Roma
Politica
Partito democratico - primarie PD
Nella foto:elettori ai seggi
Primary election for italian Democratic Party to elect the new Secretary General
 voters at polling station
© Mauro Scrobogna / LaPresse 25-10-2009 Roma Politica Partito democratico - primarie PD Nella foto:elettori ai seggi Primary election for italian Democratic Party to elect the new Secretary General voters at polling station

Ieri il centrosinistra ha scelto con le elezioni primarie il proprio candidato a sindaco per le elezioni amministrative che si terranno in primavera a Bologna e Napoli.

A Bologna sono andate a votare 28mila persona: una cifra molto incoraggiante visto che alla vigilia sembrava che i votanti non dovessero essere più di 20 mila. La vittoria è andata a Virginio Merola, presidente del Consiglio provinciale di Bologna, assessore comunale alla casa durante la giunta Cofferati e già sfidante di Delbono alle primarie del 2008: ha preso più di 16 mila voti, pari al 58,3 per cento del totale. Si è fermata al 35,9 per cento Amelia Frascaroli, principale e temibile sfidante di Merola, sostenuta dalla moglie di Romano Prodi, Flavia Prodi, da Sinistra e Libertà e dalla Federazione della sinistra. Benedetto Zacchiroli, ex responsabile delle politiche estere del comune nello staff di Sergio Cofferati, definito l’outsider, ha ottenuto il 5,5 per cento dei voti. Le operazioni di voto durante la giornata si sono svolte tranquillamente, fatta eccezione per il seggio nel quale hanno votato gli studenti fuori sede, nel quale si è verificata qualche incongruenza nelle liste di chi si era appositamente registrato per votare.

A Napoli hanno votato più di quarantamila persone: anche qui un risultato degno di nota, visto che l’Italia dei Valori non partecipava alla consultazione e nelle primarie del 2006, che coinvolsero l’intero centrosinistra, andarono a votare 35 mila persone. Il vincitore della consultazione è stato Andrea Cozzolino, parlamentare europeo considerato molto vicino ad Antonio Bassolino. Cozzolino ha ottenuto 15.143 preferenze contro le 14.369 del suo principale sfidante, Umberto Ranieri, alla vigilia indicato come il favorito. Il candidato di Sinistra e Libertà, il magistrato Libero Mancuso, ha ottenuto quasi 7000 voti; Nicola Oddati, assessore comunale del PD, ne ha ottenuti 4628. Le polemiche si devono al fatto che Ranieri ha vinto in tutti le municipalità della città escluse due, Miano e Secondigliano, dove Cozzolino ha fatto registrare dei consensi straordinari e, secondo gli altri partecipanti alle primarie, anomali. A Miano Ranieri ha ottenuto 200 voti, Cozzolino 1067; a Secondigliano Ranieri ha ottenuto 240 voti, Cozzolino 604.

Corrado Gabriele, sostenitore di Oddati e consigliere regionale, sostiene che “il centrodestra si è scelto il suo candidato e Cozzolino ha ottenuto quel che voleva in soli quaranta giorni di campagna elettorale, rispetto ai due mesi e più di campagna di Ranieri e Oddati, a volte pagando, a volte promettendo”. Le polemiche però sono andate avanti fin dal mattino. Due consiglieri regionali del PD hanno denunciato la presenza in alcuni seggi di persone “estranee al Partito Democratico” che offrivano soldi per portare persone ai seggi. Sia il comitato di Mancuso che quelli di Ranieri e Cozzolino hanno denunciato irregolarità e sospetti brogli. In un seggio, poi, si è persino verificata una rapina: nel quartiere Avvocata alcuni uomini armati si sono fatti consegnare la cassa con i contributi degli elettori, di cui hanno poi svuotato i portafogli.