La più grande immagine a colori del cielo

Il puzzle di sette milioni di fotografie mostra le stelle e le galassie che ci sovrastano

Per realizzare la nuova mappa del cielo sono state necessarie sette milioni di fotografie, ognuna costituta da 125 milioni di pixel. Il grande puzzle è stato messo insieme dagli esperti che hanno collaborato alla Sloan Digital Sky Survey, l’iniziativa nata verso la fine degli anni Novanta da una collaborazione tra statunitensi e giapponesi per realizzare la cartografia digitale del cielo. Le nuove immagini sono un aggiornamento per migliorare l’atlante del cielo realizzato a partire dal 2000, i cui dati sono alla base anche di servizi molto popolari online come Google Sky.

Michael Blanton, un astrofisico della New York University che ha partecipato al progetto, ha presentato i nuovi risultati dell’iniziativa nel corso del 217esimo meeting annuale dell’American Astronomical Society statunitense, che si è da poco tenuto a Seattle. Le immagini contenute nella grande mappa a colori, ha spiegato Blanton, sono state oggetto di almeno 3500 paper scientifici negli ultimi anni, a dimostrazione dell’importanza dei dati raccolti e della grande varietà di informazioni messe a disposizione della comunità scientifica grazie alla Sloan Digital Sky Survey.

Le immagini messe insieme dall’iniziativa hanno portato alla scoperta di circa mezzo miliardo di stelle e galassie e, secondo i ricercatori, il nuovo set di immagini ad alta risoluzione e a colori permetterà agli astrofisici di scoprire nuovi corpi celesti o di approfondire le loro conoscenze su quelli già noti. Il progetto è stato portato avanti utilizzando principalmente le immagini fornite da un telescopio di 2,5 metri di diametro dell’Osservatorio Apache Point nel New Mexico.

I sensori dello strumento consentono di realizzare immagini molto definite da 138 megapixel, per cogliere il maggior numero possibile di dettagli. In dieci anni di attività, la Sloan Digital Sky Survey ha così potuto fotografare un terzo dell’intera volta celeste. L’immagine finale è così grande e dettagliata che per poterla vedere tutta ad alta risoluzione sarebbero necessari almeno mezzo milione di schermi televisivi ad alta definizione, spiegano gli esperti del progetto.

A partire dal 2009 le strumentazioni sono state modificate per passare alla fase successiva della mappatura, quella più complessa. Nel corso dei prossimi anni, i ricercatori mapperanno le distanze tra le galassie e i corpi celesti principali, così da poter rendere tridimensionale la cartografia del cielo. La più grande mappa tridimensionale della volta celeste dovrebbe essere pronta a partire dal 2014.