Come si cerca tra i documenti di Wikileaks

Il New York Times ha selezionato i più importanti, Spiegel e Guardian hanno creato mappe interattive

Al contrario di quelli sulla guerra irachena e quelli sulla guerra afghana, Wikileaks sta mettendo online i nuovi documenti delle ambasciate di tutto il mondo (il cosiddetto Cablegate) poco per volta. Sul sito sono navigabili atttraverso diverse categorie — ambasciata di provenienza, parola chiave, classificazione, data — ma con il passare delle settimane diventerà sempre più sfinente girare e cercare tra le migliaia di documenti che si troveranno sul sito.

Che lo facciate per informazione personale, lavoro o semplice curiosità, Newsweek ha scritto un articolo per spiegare in quali modi è possibile spulciare i documenti di Wikileaks. Se ci si vuole limitare a una visione generale del Cablegate, è possibile affidarsi al lavoro dei giornali che hanno ottenuto l’esclusiva da Wikileaks: il New York Times, per esempio, seleziona di volta in volta i documenti più interessanti, ripubblicandoli in una veste grafica migliore per leggibilità ed estetica; a corredo, una serie di articoli che si concentrano sulle storie principali.

Il Guardian ha invece preparato una mappa interattiva in cui poter cliccare in giro per il mondo alla ricerca di documenti; si possono effettuare ricerche per paese, argomento e persona. Se la mappa del Guardian è perfetta per ricerche brevi e veloci, quella del quotidiano tedesco Spiegel è invece ideale per avere un’idea della mole di informazioni di cui si sta parlando. Gli articoli sulla varie nazioni coinvolte sono divisi per parole chiave, mentre i documenti sono classificati per nazione, grado di riservatezza e anno. Un’animazione in timelapse permette di seguire la creazione dei documenti nei vari luoghi del mondo dal 1966 (la data del primo) a oggi.

Se invece di navigare tra i documenti quello che cercate sono ricerche testuali mirate (alla Google, per intenderci), sono due i modi che potete utilizzare: il sito rpgp.org/cable e, appunto, Google. Il primo è un sito anonimo che ha creato un database ricercabile di tutti i documenti del Cablegate, mentre per Google dovrete semplicemente usare il comando “site”, ovvero digitare

site:cablegate.wikileaks.org parola chiave

Un esempio a caso? site:cablegate.wikileaks.org berlusconi.

Infine, oltre ai vari social network in cui farsi ispirare dagli altri utenti (l’hashtag, la parola chiave su Twitter, è #cablegate), esiste poi il sito francese StateLogs, associato alla rivista Owni, che incoraggia al lavoro di collaborazione tra utenti, commentando e votando i documenti. A breve dovrebbero essere online anche mappe e timeline interattive.

Il “cablegate” Wikileaks: una guida
La Cina nei documenti di Wikileaks
I dieci più grandi scoop di Wikileaks
Tutti gli articoli del Post su Wikileaks