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  • Martedì 2 novembre 2010

Gli allagamenti in Veneto, un disastro

Il Bacchiglione è straripato stamattina a Vicenza e in altre zone del Veneto, tutta la regione colpita

21.00. Il punto serale del Giornale di Vicenza, che è online in versione “leggera” dopo aver avuto molte difficoltà tutto il giorno: “Con il leggero miglioramento delle condizioni atmosferiche il livello del Bacchiglione nel Vicentino sta cominciando a scendere così come l’acqua sta cominciando a defluire dalle strade. Alle 13, a Ponte degli Angeli, il Bacchiglione aveva raggiunto i 5 metri e 47 centimetri, alle 15 era sceso a 5 metri e 40 centimetri, alle 16.30 un altro lieve calo fino a 5 metri e 35 centimetri e alle 17.30 un ulteriore calo a 5 metri e 26 centimetri. Lo rende noto il Comune di Vicenza.”

20.59. I dispersi in Veneto risultano essere tre.

20.48. I video dell’alluvione e dei salvataggi di oggi su YouReporter.

20.41. Il racconto del Gazzettino: “Il centro storico di Vicenza, il giorno dopo gli allagamenti causati dal maltempo, offre un’immagine spettrale. L’esondazione dei fiumi Retrone e Bacchiglione è come se avesse fagocitato case e negozi nel triangolo tra piazza Matteotti, Ponte degli Angeli e Contrà Barche, dividendo in due la città. Sia a “valle” dove l’acqua e il fango ieri non hanno avuto pietà di nulla, che a “monte”, nella parte più alta della città che si è salvata dal maltempo, sono poche le persone per strada. Molti i negozi nella zona risparmiata dall’irruzione violenta delle acque che oggi hanno preferito tenere chiuso. Nella parte bassa ogni attività commerciale è sospesa e lo sarà probabilmente per molto tempo. Divieto d’accesso per le auto se non quelle dei soccorritori e delle forze di polizia ma soprattutto divieto di oltrepassare le transenne del ponte degli Angeli”

20.28. Il sindaco di Vicenza ha chiesto la dichiarazione dello stato di crisi.

19.58. Un pensionato di Guarda Veneta, vicino a Rovigo, risulta disperso dopo essere caduto in acqua nel Po mentre armeggiava sulla propria barca per essere trascinato dalla corrente.

19.01. Dice Guido Bertolaso: «Questa sciagura si poteva evitare se fossero state fatte, non solo qui ma in tutta Italia, le opere di messa in sicurezza che noi chiediamo da qualche anno. Questo è stato un fenomeno quasi centennale. Per fronteggiare situazioni come questa servono interventi preventivi seri: madre natura non tiene conto del patto di stabilità e delle leggi finanziarie. Se non si faranno interventi definitivi, continueremo ad affrontare situazioni simili, che non riguardano solo questa regione, ma in tutta Italia»

18.14. Il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo ha definito «disgustose» le polemiche sui tagli ai fondi che, secondo il sindaco di Padova e diversi esponenti del PD, avrebbero causato le alluvioni di ieri e oggi.

«Per il dissesto idrogeologico per la prima volta sono stati stanziati fondi rilevanti ed è stato finalmente avviato un serio programma di prevenzione. Non c’e’ bisogno che arrivi l’onorevole o lo studioso di turno per rivelare che oltre l’80 per cento dei comuni italiani è a rischio, che per mettere in sicurezza le situazioni più pericolose sarebbero necessari almeno 10 miliardi e per un intervento complessivo di miliardi ce ne vorrebbero 40. Sono dati del ministero dell’Ambiente, ampiamente noti. Il Governo ha fatto ciò che era giusto fare. Ha posto fine al regime della parcellizzazione degli interventi. Ha predisposto uno stanziamento straordinario di un miliardo di euro che sommati alle risorse per l’anno in corso è sono diventati un miliardo e 300 milioni di euro, da raddoppiare con gli stanziamenti delle regioni».


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17.45. Raffaella Mariani, capogruppo PD della commissione Ambiente della Camera, ha dichiarato che «nella finanziaria 2011, che stiamo discutendo in queste ore, i fondi destinati alla difesa del suolo sono stati tagliati di un ulteriore 30% rispetto all’anno precedente. Solo in quest’ultimo anno le vittime a causa dei disastri ambientali sono state 44 e sono stati spesi 200 milioni in emergenza. Le risorse destinate alla prevenzione sono state poche e male impiegate: non è più accettabile assistere ad una frammentazione delle competenze che ha visto tra l’altro spartirsi tra economia, protezione civile, ambiente e agricoltura le briciole destinate alla messa in sicurezza».

17.35. La Spezia ha chiesto lo stato d’emergenza per le alluvioni e le frane.

17.33. Le impressionanti fotografie aeree dei vigili del fuoco di Vicenza.

17.28. Sono 400 i volontari della Croce Rossa al lavoro nelle zone colpite dell’alluvione.

17.22. L’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Irpi) ha calcolato che nel periodo tra il 1950 e il 2008 in Italia ci sono state 6380 vittime (morti, dispersi, feriti) per frana, e almeno 2699 vittime di inondazioni. Il Trentino Alto Adige è la regione più colpita, seguita da Campania e Sicilia.

17.04. Sono circa 2000 gli sfollati solo in provincia di Padova.

16.51. Gli operatori turistici si sono lamentati per l’eccessivo numero di persone arrivate a Vicenza per riprendere o fotografare l’evento, paragonando il fenomeno a quanto successo ad Avetrana. Vladimiro Riva, amministratore del Consorzio di promozione turistica, ha detto che «dopo il turismo dell’orrore in Puglia qui si vive il turismo del disastro». Decine di persone starebbero infatti arrivando in città con macchine fotografiche e cineprese. «Si muovono ovunque, anche ostacolando il lavoro delle squadre di soccorso».

16.40. La Cassa di Risparmio del Veneto (Gruppo Intesa Sanpaolo) ha messo a disposizione 100 milioni di euro per finanziamenti speciali a sostegno delle famiglie e delle imprese danneggiate dall’alluvione in modo grave.

16.11. La situazione sull’A4 a Soave, Verona. Da YouReporter.

15.59. Informazioni dell’ULSS di Vicenza sull’acqua potabile e consigli per evitare di contrarre la leptospirosi, una malattia curabile e non particolarmente grave dovuta al contatto con acque fortemente contaminate da urine di topo infette.

15.48. Il sindaco di Vicenza Achille Variati è soddisfatto dell’intervento della Protezione Civile: «ho parlato con Bertolaso ieri sera e già a mezzanotte aveva deciso di mandare l’esercito. Sottolineo che erano anni che lo Stato non era presente in massa qui. Mi sembra un buon segnale del governo verso i nostri territori».

15.28. Il presidente della regione Luca Zaia ha dichiarato che la Regione Veneto ha stanziato i primi 2 milioni di euro per assistere i 2500 sfollati di Vicenza. Ha poi detto che la città «è al massimo stadio di allerta e lo abbiamo comunicato subito le polemiche sono assurde, è ora di fare comunità». Zaia ha poi chiesto aiuto alle banche: «Vengano fuori le banche. La Regione si mette a disposizione, daremo vita ad un tavolo e ad un conto corrente: cerchiamo di essere i soliti veneti disponibili verso chi è in difficoltà, i veneti del volontariato».

15.23. La Toscana dichiara lo stato d’emergenza dopo le frane di Massa e Lucca, che hanno provocato tre vittime.

15.22. Domani le scuole di Padova saranno regolarmente aperte.

14.54. Le informazioni in continuo aggiornamento dell’AIM (Aziende Industriali Municipali) sull’emergenza a Vicenza (condizioni di trasporti, energia elettrica, acqua potabile, igiene ambientale).

14.47. Bertolaso ha dichiarato che «la sciagura in Veneto poteva essere prevenuta se si fossero fatte, non solo in questo territorio ma nel resto d’Italia, opere di messa in sicurezza che noi chiediamo da qualche anno. Madre natura e i fenomeni meteorologici non tengono conto del patto di stabilità, dei tagli lineari, delle leggi finanziarie. Se non si fa un intervento sul territorio continueremo ad affrontare situazioni del genere che non riguardano solo questa regione.»

14.21. Il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ha preannunciato lo stato d’emergenza per le zone colpite in Veneto. Nel consiglio dei ministri «di giovedì o venerdì ci sara indubbiamente la dichiarazione dello stato di emergenza. Per cui tutti quelli che stanno lavorando oggi avranno la copertura giuridica e amministrativa di quello che stanno facendo». Ha poi comunicato che le province e i comuni sono quindi liberi di ordinare le procedure d’emergenza del caso. «Siamo già in emergenza. Quindi loro hanno il diritto di convocare le imprese che possono fornire macchinari e attrezzature e tutto quello che può servire per risolvere la situazione».


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13.47. La pioggia di questa mattina ha mantenuto i livelli del Bacchiglione e degli altri principali fiumi veneti sopra il livello di guardia. Il Bacchiglione — il corso che preoccupa di più e che ha inondato il 30 per cento del territorio di Vicenza — «è calato solo di 10/15 cm», ha detto Antonio Nani, presidente del Consorzio Alta Pianura Veneta.

13.37. Un video da YouReporter con le immagini di Vicenza prima e dopo l’alluvione.

13.36. La situazione dei ponti a Padova.

13.14. In Veneto c’è preoccupazione per il fiume Livenza, già a 6 metri e mezzo oltre il livello di normalità, che cresce alla velocità di 10/12 cm all’ora. Più stabile il Piave.

12.55. Altri numeri utili dal Comune di Vicenza per le persone che si trovano in situazioni d’emergenza.

12.50. In provincia di Treviso evacuati un ospedale e una casa di riposo.

12.16. Dalla riunione presieduta da Bertolaso alla prefettura di Vicenza è emerso che le aree più colpite sono quelle tra San Bonifacio, Verona e Soave, nel veronese, e il centro di Vicenza e Caldogno, nel vicentino. La situazione a Padova sembra invece reggere meglio. Ora Bertolaso ripeterà la riunione a Verona e forse anche a Padova.

12.07. Ci sono intanto stati allagamenti e frane a Messina e a Vibo Valentia è stato chiuso un tratto della statale 18.

11.57. La riunione ha stabilito che sono 121 i comuni veneti interessati dall’emergenza. Tutte le scuole superiori di Vicenza rimarranno chiuse anche domani.

11.38. La polizia municipale di Verona chiede di non mettersi in viaggio sull’A4 tra Vicenza e Verona a meno che non sia strettamente indispensabile. A rischio d’intasamento anche le strade locali, vie alternative usate dagli automobilisti.

11.33. Il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso è in riunione alla Prefettura di Vicenza, insieme al prefetto Melchiorre Fallica, il sindaco Achille Variati, diversi assessori comunali e provinciali e rappresentanti dell’Esercito. «Ieri abbiamo cercato di far fronte all’emergenza, adesso ci deve aiutare lo Stato», ha detto il sindaco prima della riunione.

11.00. Attraverso una dichiarazione di Chiara Braga, parlamentare e responsabile per le Politiche per la difesa del territorio, il PD chiede “un piano straordinario in difesa del suolo”.

La pioggia intensa di questi giorni ha fatto riesplodere il dramma del dissesto idrogeologico in molte aree del Paese, con la perdita di vite umane e la registrazione di danni enormi per la popolazione e l’economia dei territori colpiti. Ma è sbagliato continuare a leggere questi eventi soltanto con la lente dell’emergenza: si tratta di problemi strutturali, che hanno a che fare con la mancata prevenzione, con modalità non sempre corrette di uso del suolo e manutenzione della rete idrica, con un sistema di governance spesso confuso ed inefficace, con la mancanza di risorse economiche.

Per questo, ribadiamo ancora una volta la necessità di un Piano nazionale straordinario per la difesa del suolo, che il governo si era impegnato di fronte al Parlamento a predisporre quasi un anno fa. E invece nulla è stato fatto.

10.57. Il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ha dichiarato che «la situazione è grave ma sotto controllo. Dalle 4 di questa mattina 400 militari sono al lavoro fra Vicenza e Verona per affrontare l’emergenza. A questi si aggiungono 400 vigili del fuoco e circa 1000 volontari. Mi pare che la risposta dello Stato sia stata immediata e adeguata. Adesso dobbiamo risolvere il problema della popolazione che in alcuni punti non è ancora raggiungibile».


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10.36. Nuova esondazione del Bacchiglione a Trambacche di Veggiano, Padova. In tutto sono state sfollate circa mille persone.

10.31. Ancora chiusa l’A4, a Montebello (Vicenza) per chi proviene da Venezia, e a Soave (Verona) per chi proviene da Milano.

Per i veicoli provenienti da Venezia vige l’obbligo di uscire al casello di Montebello e si consiglia di percorrere la strada per Lonigo – Cologna Veneta – Soave e rientrare in A4. Per i mezzi provenienti invece da Milano permane la deviazione obbligatoria in località Verona verso la A22 del Brennero in direzione Modena A1 – A13 Bologna – Padova.

10.24. Trecento uomini dell’esercito stanno lavorando insieme ai soccorritori nelle aree colpite.

10.08. Questa mattina il vicesindaco di Padova, Ivo Rossi, ha incolpato i tagli ai fondi.

«Tutta colpa dei tagli subiti negli ultimi anni dagli investimenti sui corsi d’acqua della regione, che producono effetti devastanti a carico di migliaia di famiglie venete. Fino a quando si potrà tagliare sugli investimenti nella sicurezza idraulica come sta facendo la Regione Veneto a carico del Genio Civile? C’è un limite, che probabilmente è stato superato.»

Il presidente della regione Luca Zaia non ha risposto a Rossi, e si è limitato a elogiare il lavoro della Protezione Civile attraverso una nota.

“Sin da ieri gli uomini della protezione civile regionale sono in piena operatività in varie zone del Veneto per fronteggiare l’ondata di maltempo che sta investendo la regione. L’evento era atteso, tanto che già venerdì 29 era stato emesso il relativo avviso di criticità”.

10.00. Le previsioni del centro metereologico regionale Arpa Meteo danno miglioramenti nel pomeriggio.

L’intensa perturbazione che interessa la nostra regione determinerà ancora precipitazione diffuse fino a martedì mattina, seguirà variabilità con qualche precipitazione; e un deciso miglioramenro giovedì con assenza di precipitazioni ma nuvolosità irregolare.

9.55. La provincia di Vicenza ha pubblicato un annuncio sul proprio sito, indicando lo 0444/545311 come numero d’emergenza.

In caso di emergenza in città contattare la centrale operativa della polizia locale allo 0444/545311. L’Ipab di Vicenza é disponibile a ospitare provvisoriamente persone non solo all’istituto Salvi, ma anche a parco Città.

9.49. Si attende l’arrivo del capo della Protezione Civile Guido Bertolaso alla Prefettura di Vicenza. Il sindaco della città, Achille Variati, ha chiesto l’intervento dell’esercito.

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Il Bacchiglione è straripato a Vicenza stamattina. Ne dà notizia il sito del Giornale di Vicenza, che però è adesso irraggiungibile. Qui il racconto del Gazzettino:

Situazione critica in Veneto, dove le province di Verona, Vicenza e Padova sono praticamente sott’acqua. Le piogge incessanti hanno fatto straripare il Bacchiglione a Vicenza e, nella notte a Padova, l’Alpone e il Trampigna nel Veronese, il Frassine in provincia di Padova. Un cinquantenne di Cresole di Caldogno (Vicenza) risulta scomparso: di lui non si hanno notizie da quando è sceso in cantina mentre stamattina tracimava il Bacchiglione. Un’altra persona, sempre di Cresole, che si era allontanata da casa, è stata ritrovata più tardi. Ed è proprio Caldogno il comune più devastato dall’alluvione e dalla piena del Bacchiglione.
Nel Padovano il Bacchiglione ha rotto gli argini nella notte in località Roncajette. Allagamenti sono stati segnalati dai vigili del fuoco tra Ponte San Nicolò e Casalserugo. Diverse le famiglie evacuate. Allagamenti anche in zona golenale, nel quartiere Paltana, alla periferia di Padova. Nessun problema invece per il centro storico patavino. Notte relativamente tranquilla a Vicenza e in provincia dopo gli allagamenti diffusi di ieri. Resta intanto interrotta la circolazione sulla A4 tra Montebello e Soave in entrambi i sensi di marcia.
Un tratto di duecento metri del fiume Frassine a Saletto, nella Bassa padovana, ha rotto gli argini ieri pomeriggio e allagato la campagna circostante per una superficie di diverse migliaia di metri quadrati a monte del ponte Caselle in località Prà di Botte. Per le famiglie evacuate è stata approntata una prima sistemazione per la notte nella palestra della scuola comunale di Megliadino San Fidenzio.


 

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=oA_lGM8CE7o

 

https://www.youtube.com/watch?v=aWfLbiUM5fg