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  • Martedì 21 settembre 2010

Il primo ministro irlandese e l’intervista “stordita”

Media, avversari, e anche alleati hanno accusato Brian Cowen di essere stato ubriaco durante un programma radiofonico

Il primo ministro irlandese Brian Cowen è stato accusato di avere partecipato a un programma radio della scorsa settimana mentre era ubriaco. Durante la trasmissione – durata in tutto circa dieci minuti – Cowen ha risposto alle domande in modo confuso, spesso farfugliando, e a un certo punto si è riferito all’ultimo accordo firmato da governo e sindacati chiamandolo “Good Friday Agreement”, espressione arcinota nel suo paese con cui invece ci si riferisce all’accordo di pace tra Irlanda e Gran Bretagna firmato dodici anni fa.

È stato uno dei membri dell’opposizione a suggerire per primo che Cowen fosse ubriaco durante l’intervista, apparentemente senza intenderlo sul serio. «Era a metà tra l’ubriaco e il disinteressato», ha scritto Simon Coveney in un post su Twitter. Ma da quel momento la questione è rimbalzata su tutta la stampa mettendo in imbarazzo Cowen e il suo partito, il Fianna Fàil. Secondo quanto riporta il Guardian, Cowen si trovava in un hotel di Galway per una convention del suo partito e lì avrebbe partecipato a una festa fino alle quattro di notte, per poi farsi intervistare in radio la mattina successiva.

Travolto dalle accuse, il primo ministro (Taoiseach, in irlandese) si è scusato con i cittadini irlandesi attribuendo la responsabilità della sua scarsa performance a un raffreddore. Ai giornalisti che gli hanno chiesto se fosse davvero ubriaco, ha risposto: «Assolutamente no, mi dispiace. Voglio dire, è ridicolo. È del tutto falso. Per favore». Al di là dei sospetti sull’alcool, Cowen è stato comunque accusato di non essere stato minimamente in grado di comunicare con chiarezza agli irlandesi i motivi dei nuovi tagli che il governo ha annunciato per ridurre il deficit del paese. Anche alcuni dei suoi sostenitori, tra cui il regista Eoghan Harris, lo hanno criticato duramente per la sua prestazione, suggerendo che dovrebbe andarsene se non è in grado di rivolgersi ai cittadini.

Alcuni membri del suo partito – tra cui l’ex viceministro degli Esteri Tom Kitt – hanno chiesto una riunione straordinaria per valutare se la sua leadership possa essere ancora considerata affidabile: ma ieri sera altri ministri gli hanno riconfermato la fiducia. Se il Fianna Fàil decidesse di rimuovere Cowen dall’incarico sarebbero indette nuove elezioni, e il partito rischierebbe di perdere molti voti: secondo uno degli ultimi sondaggi, il 70 per cento degli irlandesi ritiene che il governo non abbia saputo gestire la crisi economica che ha colpito l’Irlanda nel 2008.