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  • Martedì 24 agosto 2010

Un libro di false interviste per Tommaso Debenedetti?

Prosegue la carriera del giornalista «campione della menzogna»

C’è chi ne pensa male, chi bene e chi nulla, ma ormai in tanti si sono affezionati alla vicenda di Tommaso Debenedetti, il giornalista che negli ultimi anni ha inventato decine di interviste a grandi scrittori spacciandole per vere. Il primo ad accorgersi dell’inganno è stato Philip Roth, che ha scoperto una sua falsa intervista pubblicata su Libero, in cui lo scrittore avrebbe confessato una sua antipatia per Obama.

Da Roth in avanti sono stati alcuni blog italiani a portare avanti il “caso Debenedetti”, ai quali è poi subentrata Judith Thurman del New Yorker: prima accorgendosi della sua falsa intervista a Gore Vidal, e poi di seguito di molte altre, da Wilbur Smith a Josè Saramago. La giornalista ha poi continuato a seguire gli sviluppi del caso, culminati nella confessione, se così si può definire, che Debenedetti ha rilasciato in un’intervista al quotidiano spagnolo El Pais. Infine, la definitiva consacrazione, un concorso del New Yorker per le migliori false interviste, proprio ispirato al giornalista italiano.

In un’intervista ad Affari Italiani, ieri Tommaso Debenedetti ha anticipato il possibile prossimo capitolo della sua storia, il più prevedibile: un libro di interviste inventate, pubblicato all’estero.

«In Spagna con l’importante editore Planeta e negli Usa con un editore di New York ci sono avanzatissimi contatti per pubblicare una mia raccolta di false interviste. In Italia, invece, nessun editore per ora si è detto interessato. Inoltre, mentre dall’estero continuano ad arrivare richieste di pubblicazione di false interviste da giornali spagnoli, inglesi, francesi e addirittura kazaki e argentini, nella mia Italia nessuno mi chiama. Mi sembra strano…». Il giornalista culturale mancato lancia infine un appello: «Non abbiate paura delle mie false interviste, sono una scossa salutare e in un certo senso rivelano com’è fatto un certo sistema culturale italiano…»

Qualche giorno fa è poi finalmente accaduto quello che molti speravano accadesse: un attore si è finto Debenedetti a Time Out, una trasmissione di Radio 24, raccontando vari aneddoti sul suo passato, ovviamente falsi. Questa la risposta del Debenedetti originale:

«Non è vero che ho iniziato a fare i falsi a scuola per amore di una ragazza che mi chiese di falsificare la firma di suo padre. E non è vero che l’idea delle finte interviste me l’ha data Jerome Salinger, che diceva che un autore non deve dare interviste perché quello che doveva dire l’ha detto nell’opera, come un attore che si è finto me ha dichiarato in una falsa intervista l’altro giorno nel corso di Time out, programma di Radio 24 scritto e condotto da Luca Mastrantonio, il quale devo ammettere mi ha fatto uno scherzo simpatico. La verità è che le interviste false sono nate a causa del sistema giornalistico italiano, che ha sempre chiuso le porte al sottoscritto.»