• Mondo
  • Venerdì 6 agosto 2010

I nuovi ricchi sono i brasiliani

American Airlines ha deciso di aggiungere 11 voli alla settimana sulle rotte tra Stati Uniti e Brasile

Il lussuoso negozio di vini Sherry-Lehmann su Park Avenue, a New York, dice che le bottiglie più costose ormai se le comprano soprattutto i brasiliani. La settimana scorsa un cliente ha comprato trenta casse di Bordeaux del 2009. Una cassa da dodici bottiglie di Château Margaux Grand Cru Classe Premier di quell’annata costa 15.540 dollari con spedizione e consegna.
Dopo le epoche dei russi e dei cinesi, secondo BusinessWeek sono i brasiliani i nuovi ricchi: per farsi un’idea di quali siano i paesi con le economie più in trasformazione bisogna girare per le zone di shopping costoso di New York e fermarsi ad ascoltare quali lingue si parlano nel negozio di Louis Vuitton tra la cinquantasettesima e la quinta, o nella hall del Jumeirah Hotel a sud di Central Park.

I giapponesi un tempo erano i re dello shopping. Poi è stata la volta di coreani, cinesi e russi. Ora è l’economia brasiliana quella che  sta registrando i tassi di crescita più rapidi negli ultimi 15 anni, il valore della sua moneta rispetto al dollaro è raddoppiato dal 2003. Armati di redditi enormi, i brasiliani sono arrivati a New York.

Secondo una ricerca del Boston Consulting Group, su un totale di oltre 193 milioni di brasiliani, la percentuale di milionari è aumentata del 19% nel 2009, per raggiungere il numero di 126.882 persone. L’anno scorso circa 359 mila brasiliani sono stati a New York, un incremento del 41% dal 2007. Infatti American Airlines ha deciso di aggiungere 11 voli alla settimana sulle rotte tra Stati Uniti e Brasile. La stilista brasiliana Patricia de Azevedo Camargo Araujo, per esempio, è stata a New York cinque volte negli ultimi tre anni per rinnovare il suo guardaroba.

Ieri il Fondo Monetario Internazionale ha diffuso un rapporto di lodi nei confronti dell’economia brasiliana e delle politiche del governo per superare la recessione dell’anno scorso.

“Il Brasile ha recuperato sulla crisi globale prima e più velocemente delle altre categorie, e ha già registrato un anno intero di forte crescita”

Secondo il direttore di Sherry-Lehmann, Chris Adams, i brasiliani stanno aiutando notevolmente a mantenere alte le vendite dei negozi newyorkesi, soprattutto in un periodo in cui gli americani spendono meno del solito. Nel negozio di Stereo Exchange, su Broadway, un cliente brasiliano nei giorni scorsi ha comprato un impianto di home theater da 100.000 dollari. Tra i vari pezzi c’erano: due casse da 15.000 dollari di Bowers & Wilkins, un proiettore Runco da 15.000 dollari, un lettore dvd ad alta definizione da 8.000 dollari e 7.500 dollari di cavi e caricatori. «Abbiamo progettato il sistema su misura per lui dopo un fitto scambio di email», spiega il copropietario del negozio David Wasserman, «prima ci ha versato 50.000 dollari e poi è venuto qui per vedere tutto di persona e concludere l’acquisto».