“I milionari russi umiliati dall’Italia”

Il sindaco di Forte dei Marmi ha presentato un Piano Casa per proteggere la comunità locale dalla colonizzazione degli imprenditori russi

Dieci giorni fa avevamo raccontato della proposta del sindaco di Forte dei Marmi Umberto Buratti: un Piano Casa in grado di garantire abitazioni a prezzi contenuti alla comunità versiliese, diminuita sempre di più nel corso degli anni a causa dei prezzi degli immobili, esagerati da ricchi compratori e affittuari stranieri perlopiù russi. I dati sono chiari: su 7700 abitazioni, solo 3200 sono di proprietà dei residenti. Le altre sono tutte seconde case.

Il tentativo di privilegiare i locali è finito anche sul giornale inglese Guardian, ripreso poi dal Wall Street Journal e, infine, dal quotidiano russo Pravda, con un titolo da tabloid: “I milionari russi umiliati dall’Italia“. Il Guardian non aveva infatti riportato le dichiarazioni di non belligeranza del sindaco, che – attento anche alle fortune economiche della sua città – aveva precisato come i russi e gli altri turisti stranieri fossero comunque i benvenuti a Forte dei Marmi. È iniziata così una “guerra fredda”, scrive la cronaca toscana di Repubblica, fatta di telefonate, mail e fax in cerca di chiarimenti arrivati al Municipio della città.

Il sindaco Buratti ha quindi deciso di placare le reazioni al “fraintendimento”, arrivando addirittura a rilasciare un’intervista al telegiornale delle 20.00 della Rtr, la televisione di stato russa.

«Ho chiarito che erano state mal interpretate le mie parole – spiega il sindaco – perché il divieto di vendita è rivolto solo a chi costruirà un’abitazione con il piano prima casa. Un documento adottato da poco dalla giunta che prevede la realizzazione di 150 alloggi da 150 metri quadrati in varie aree del Comune.»

In un’economia in crisi, i russi sono un punto fermo per Forte dei Marmi, che malgrado tutte le diffidenze per i modi della colonizzazione non può permettersi di perderli: negli ultimi dieci anni i russi si sono comprati una ventina di ville milionarie nella zona.

«Per noi russi, americani, milanesi o fiorentini vanno tutti bene. Non fa differenza, l’importante è il rispetto del territorio»