Chi è Pasquale Lombardi?

Dell'uomo che parlava con giudici e potenti si sa pochissimo: insignificante o misterioso?

Da quando – è passata solo una settimana – è stato arrestato Flavio Carboni per aver costituito un’associazione segreta, e con lui “altri due indagati”, una delle domande che si sono fatti tutti è stata su uno dei due indagati. Se di Arcangelo Martino si sapeva infatti qualcosa e si conosce un percorso politico e imprenditoriale che suggerisce le relazioni che stanno emergendo, di Pasquale Lombardi, “il geometra” che risulterebbe il maggior manipolatore della rete di contatti e traffici del gruppo, la storia è assai più oscura. La domanda è: come è arrivato un oscuro geometra a parlare al telefono sistematicamente e con grande confidenza con alcuni degli uomini più importanti nelle istituzioni italiane? Giudici costituzionali, presidenti di regione, leader politici, tutti parlano con Lombardi e lo ascoltano. E se alcune delle intercettazioni mostrano accenti “ridicoli”, come ha detto qualcuno, la sostanza delle conversazioni è impressionantemente grave. Scrive oggi il Giornale, in un articolo che assume la tesi berlusconiana della banda di cialtroni, che

sembra veramente l’uomo in grado di arrivare sempre ovunque e di riuscire sempre a parlare con chiunque e comunque

Alla curiosità su Lombardi i giornali sembrano non saper rispondere: oggi ci prova Repubblica, affidando ad Alberto Statera un’indagine giornalistica sul suo passato. Indagine che pare però in difficoltà rispetto alla carenza di informazioni, tanto da riempire i vuoti con molte ipotesi. La storia non si muove dal paese di Cervinara, in provincia di Avellino, dove è nato Lombardi. E dove Statera nota sia nato anche l’onorevole Marco Milanese del PdL “portaborse, anzi di più, alter ego in servizio diuturno effettivo del superministro dell’Economia Giulio Tremonti”; e lì vicino “impera ancora” Nicola Mancino “che dalle intercettazioni è apparso piuttosto sensibile agli ordini della lobby di Cervinara”. Statera ne trae sospetti su Tremonti e su Mancino.

Che tutto si muova a partire dalle relazioni geografiche intorno a un paese irpino di novemila persone è suggestivo, ma al momento un po’ povero di prove. Di Cervinara comunque Lombardi fu sindaco, e Statera lo ritrae in modi non così dissimili da quelli di Berlusconi (“sono quattro pensionati sfigati”): “l’omino di Cervinara”. Confermando così la contraddizione misteriosa tra l’apparenza insignificante della figura di Lombardi – che nelle intercettazioni parla come Totò e Peppino – e la portata dei suoi contatti.

Il Giornale spiega che non è neanche vero che Lombardi fosse un giudice tributarista, come si è scritto:

si spacciava per magistrato, pur essendo un semplice componente di commissioni tributarie

E in un’intervista al Giornale, il sottosegretario Caliendo mostra stupore della rete di relazioni di Lombardi.

Per me era solo il segretario del Centro europeo di studi giuridici di cui io ero stato presidente

Ma i giudici sostengono che il Centro fosse in realtà la copertura per costruire la suddetta di relazioni e contatti: “per acquisire e rafforzare utili conoscenze nell’ambiente della politica e della magistratura”. E al Centro allude anche il procuratore aggiunto di Milano Nicola Cerrato, intercettato con Lombardi, che è intervistato oggi dal Corriere della Sera e del geometra aggiunge che “era grande amico del presidente della Cassazione Vincenzo Carbone”.
Chi è Pasquale Lombardi? Che storia ha, cosa ha fatto in questi anni? Bisogna lavorarci ancora.

(la foto di Lombardi, Carboni e Martino è stata pubblicata dall’Espresso)