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  • Martedì 13 luglio 2010

L’assemblea nazionale francese approva la legge contro il burqa

L'opposizione esce dall'aula per protesta, la legge ora aspetta solo il voto finale del senato

L’Assemblea nazionale francese – la camera bassa – ha approvato questo pomeriggio la legge che vieta ai cittadini di indossare in pubblico il burqa e il velo integrale, con 336 voti favorevoli e un solo voto contrario. Assenti i parlamentari del partito socialista, che non hanno partecipato al voto in segno di protesta. L’unico esponente dell’opposizione ad aver partecipato al voto è stato il comunista Andre Gerin, presidente della commissione di inchiesta sul velo integrale, che si è espresso a favore della norma. A questo punto la palla passa al senato, dove la legge sarà discussa a settembre.

Il presidente francese Nicolas Sarkozy e le forze di centrodestra hanno investito molto su questa norma, e la loro maggioranza parlamentare esclude la possibilità di sorprese al senato: quello che non è ancora certo è cosa succederà quando la legge sarà definitivamente approvata. Le associazioni musulmane ribadiscono da mesi che l’islam non obbliga le donne a indossare il velo, e temono che questa offensiva legislativa possa finire con lo stigmatizzare genericamente lo stile di vita dei musulmani.

La Francia ha la popolazione musulmana più grande d’Europa: almeno cinque milioni di cittadini sui sessantaquattro totali. I difensori della legge sostengono che il velo è simbolo di oppressione e sottomissione delle donne. Il governo francese sostiene di voler perseguire, con questa legge, un percorso di integrazione efficace e proficuo, per evitare che l’emarginazione e la ghettizzazione di intere comunità possa portare a tensioni e rivolte come quelle esplose in diverse periferie nel 2005.

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