La classifica delle intercettazioni

Secondo l'Associazione Nazionale Magistrati le intercettazioni disposte in Italia sono 120 mila

“Siamo tutti spiati”, ha detto ieri Berlusconi, arrivando a sostenere – si è sentito un “bùm!” – che in Italia ci sarebbero sette milioni e mezzo di intercettati: con un bizzarro calcolo che gli ha fatto moltiplicare per 50 il numero delle intercettazioni da lui previste, 150 mila. Per contro, il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati ha ritenuto si smentire il PresdelCons riferendo delle cifre che risultano a lui: 119.553 telefoni sotto controllo. Se vi sembrano pochi.

Ma è da quando si è cominciato a discutere delle intercettazioni che volano cifre e primati attribuiti alle intercettazioni italiane. In particolare, un giorno sì e uno no qualcuno fa riferimento a una classifica per cui l’Italia è il paese in cui si ordinano più intercettazioni giudiziarie nel mondo. Nel telegrafo senza fili – male intercettato – i dati di quella classifica spesso si perdono e si confondono, ma l’informazione è fondata. Ecco con più esattezza da dove viene.

Il Max Planck Gesellschaft, come spiega Wikipedia è “un’organizzazione di ricerca indipendente e senza scopo di lucro fondata dai governi federali e di stato della Germania. Spesso viene indicato utilizzando l’acronimo MPG, daltedesco “Max-Planck-Gesellschaft zur Förderung der Wissenschaften”, in italiano Società Max Planck per l’Avanzamento della Scienza”.

Il Max Planck si compone di diversi istituti, tra cui quello di Diritto criminale internazionale che compì nel 2003 una ricerca intitolata “Realtà giuridica ed efficienza del monitoraggio telefonico ai sensi degli articoli 100, 100 B, codice di procedura penale, e altre misure di indagine”. La ricerca – in tedesco, 480 pagine – si può leggere qui. Al suo interno si trova un’analisi dello stato delle cose rispetto al tema in esame in diversi paesi del mondo. E il famoso dato sulle intercettazioni disposte per ogni centomila abitanti, relativo a un’indagine compiuta tra il 1998 e il 2000: più di dieci anni fa.

L’Italia è prima, superando ampiamente anche l’Olanda con cui condivide un ampio distacco dagli altri paesi. Il numero si riferisce alle utenze intercettate per 100 mila abitanti. Se gli italiani sono sessanta milioni, quel 76 significa 45600 intercettazioni.

E quindi, stando a queste cifre e a quelle annunciate ieri dall’ANM, nel giro di dieci anni gli intercettati sarebbero passati da 45600 a 120 mila: due volte e mezzo tanti.