• Mondo
  • Martedì 8 giugno 2010

55 cadaveri in una miniera messicana

La miniera d'argento abbandonata veniva usata dai narcotrafficanti per nascondere i corpi

Dopo il ritrovamento di domenica scorsa di sei cadaveri in una miniera di Cancun, sono stati contati cinquantacinque corpi in un’altra vecchia miniera d’argento abbandonata vicino a Tacxo, nella regione di Guerrero, riporta Associated Press. In entrambi i casi, si tratta molto probabilmente delle “discariche” dei cartelli di droga, sempre più potenti in Messico.

Le autorità stanno procedendo ora con l’identificazione dei cadaveri, tra cui è già stato riconosciuto il direttore di un carcere rapito qualche tempo fa. Il numero dei corpi potrebbe aumentare ancora, la polizia sta ancora effettuando le operazioni di recupero, molto complesse a causa della profondità della miniera, circa 150 metri. Non è ancora chiaro per quanto tempo i cadaveri siano stati gettati nella miniera. La polizia messicana ha già fermato quindici persone per interrogarle.

La settimana scorsa, il sindaco di Cancun era stato arrestato per corruzione e collusione con i narcotrafficanti.