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  • Giovedì 27 maggio 2010

Andiamoci piano

Perché su alcune cose sembriamo più lenti

In queste prime settimane del Post ci è capitato di accorgerci di una certa precipitazione da parte di altri siti di news italiani nel dare notizie ancora non verificate o a volte inattendibili. Sugli scontri in Giamaica si è parlato due giorni fa di sessanta morti sui siti e giornali italiani, ma le cifre delle agenzie riferivano di 31 o 44 morti accertati: il numero di 60 comprendeva anche i feriti, ma è vero che le previsioni immaginavano già che il conto sarebbe potuto crescere.
Oggi la perdita di petrolio nel Golfo del Messico è stata annunciata “bloccata” in Italia solo a partire da una prima dichiarazione incoraggiante di BP (“il metodo sta funzionando”), e poi di una battuta di un ammiraglio della Guardia Costiera sul fatto che non uscisse più petrolio, ma che ci sarebbe voluto tempo per essere certi di aver chiuso la fuoriuscita: lo stesso Obama si è detto prudente e diffidente, stasera.

Siamo stati spesso tentati di riprendere questi annunci, ma preferiamo invece aspettare sempre che le cose che scriviamo siano confermate e non a rischio di essere smentite, come avviene con frequenza per molte notizie che leggiamo quotidianamente sui giornali italiani. Quindi abbiamo dato solo stasera un aggiornamento sui morti a Kingston – adesso 73, purtroppo – e aspettiamo maggiori rassicurazioni per dichiarare la perdita nella piattaforma “bloccata”. Prima, scriviamo quel che sappiamo.

Giovedì, ore 21 italiane, Reuters:

Update: Could be 24-48 hours to know if ‘top kill’ operation to plug blown-out Gulf well will succeed, says BP spokesman