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  • Giovedì 6 maggio 2010

Eroi per caso

Tre venditori ambulanti dicono di aver visto per primi l'autobomba di Times Square

Dopo il fallito attentato a Times Square di sabato scorso ben tre venditori ambulanti hanno rivendicato di essere stati i primi a dare l’allarme sulla Nissan Pathfinder da cui usciva del fumo. La situazione comincia a ricordare le vicende del film “Eroe per caso”, con Dustin Hoffman e Andy Garcia che si contendono la fama di salvatori dopo un incidente aereo. Gawker descrive i profili dei tre contendenti a questo punto della storia.

Duane Jackson
È il candidato più papabile a diventare l’eroe ufficiale. Vende borse, sciarpe e orologi ed è stato il più insistente a rilasciare dichiarazioni alla stampa sull’avvistamento. Rispetto a Lance Orton che godeva di un vantaggio iniziale nell’attenzione dei media, Jackson ha margini di recupero notevoli: come Orton è un veterano e ha ricevuto la telefonata di Obama, ma è più disponibile con i giornalisti e sembra adorare le telecamere. Certo, alla lunga, proprio questo suo eccesso di protagonismo potrebbe però essergli controproducente.

Lance Orton (foto)
Vende t-shirt, anche lui è un veterano e ha ricevuto la telefonata di Obama. Era partito in prima posizione, riportato dalla maggior parte dei quotidiani, incluso il Post, come l’unico eroe dell’attentato di Times Square. Poi però — come fanno i veri eroi e Dustin Hoffman, verrebbe da dire — si è dileguato nel nulla, reticente a rilasciare altre dichiarazioni alla stampa. Deve aver cambiato idea in seguito, quando ha dichiarato apertamente che “Non ci possono essere due eroi. Nessuno può rubarmi la storia.”

Aliou Niasse
È l’outsider. Obama non gli ha telefonato e pochissimi hanno parlato di lui. Immigrato senegalese e venditore di cornici per fotografie, è l’ultimo ad aver rivendicato la scoperta del SUV. Secondo la sua versione dei fatti, dopo aver visto il fumo ha evitato di chiamare il 911 a causa del suo pessimo inglese. Avrebbe quindi avvertito Lance Orton, che avrebbe a sua volta avvertito un poliziotto, diventando così l’eroe per caso delle prime ore. “È come se qualcuno mi avesse fregato”, ha detto Niasse. Ha ancora qualche chance: la storia dell’eroe immigrato e misterioso (l’unico del quale non si ha ancora una foto) potrebbe piacere a molti giornali: forse è pure musulmano. Times e Think Progress hanno già iniziato a scriverne.